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martedì 3 ottobre 2017

Recensione "La Coppia Perfetta" di B.A.Paris

Cari amici lettori,

oggi la nostra Anna ci parla de La coppia perfetta di B.A Paris, uscito il 1 settembre 2016 grazie alla Casa Editrice Nord. Con oltre 600.000 copie vendute in soli cinque mesi dall’uscita in libreria, è uno degli esordi più travolgenti dell'anno in Inghilterra. Grazie al ritmo serrato e alla straordinaria efficacia nello svelare i segreti oscuri di un matrimonio, ha entusiasmato sia i lettori sia gli editori di tutto il mondo, che si sono contesi i diritti di pubblicazione in aste agguerrite. Attualmente è in corso di traduzione in 30 Paesi. Leggiamo cosa ne pensa Anna...




Titolo: La coppia perfetta
Autrice: B.A.Paris
Editore: Nord
Genere: Thriller
Uscita: 1 settembre 2016
Pagine: 340




Jack e Grace sono la coppia perfetta… o la bugia perfetta?
Chiunque avesse l’occasione di conoscere Jack e Grace Angel penserebbe che sono la coppia perfetta. Lui un avvocato di successo, affascinante, spiritoso. Lei una donna elegante e una padrona di casa impeccabile. Chiunque allora vorrebbe conoscere meglio Grace, diventare sua amica, scoprendo però che è quasi impossibile anche solo prendere un caffè con lei: non ha un cellulare né un indirizzo email, e comunque non esce mai senza Jack al proprio fianco. Chiunque penserebbe che in fondo è il classico comportamento degli sposi novelli, che non vogliono passare nemmeno un minuto separati. Eppure, alla fine, qualcuno potrebbe sospettare che ci sia qualcosa di strano nel rapporto fra Grace e Jack. E chiedersi per esempio perché, subito dopo il matrimonio, Grace ha lasciato un ottimo lavoro sebbene ancora non abbia figli, perché non risponde mai nemmeno al telefono di casa, perché ci sono delle sbarre alle finestre della camera da letto. E a quel qualcuno potrebbe venire il dubbio che, forse, la coppia perfetta in realtà è la bugia perfetta…






Jack e Grace sono una coppia di sposi novelli che rasentano la perfezione in tutto ciò che fanno: lui è un avvocato di successo che difende donne vittime di abusi e violenze, lei, invece, non ha un lavoro, lo ha lasciato per avere più tempo per i suoi hobby e, soprattutto, perché con i suoi orari lavorativi avrebbe
passato poco tempo insieme a suo marito. I due organizzano spesso feste o cene impeccabili con amici, dove Grace delizia tutti con la sua bravura in cucina e Jack con aneddoti vari. Insomma, ci viene mostrata la coppia perfetta così come preannucia il titolo del libro... ma già dalla prima scena è subito chiaro che c’è qualcosa che non torna, è tutto troppo perfetto e, leggendo i pensieri di Grace, si intuisce che non è per niente tranquilla, ma fortemente sotto pressione e fin troppo ansiosa di compiacere il marito. 





Subito dopo, però, veniamo trasportati nel passato, al momento in cui si sono
conosciuti, e questo fa sì che si capiscano i retroscena, come si sono innamorati e, in particolare, viene presentata meglio la sorella di Grace, Millie, che avrà a sua insaputa un ruolo importante nella storia. Quando si sono conosciuti, Grace era alla disperata ricerca di una soluzione che le permettesse di provvedere a entrambe alla fine del periodo scolastico di Millie. Questo perché Millie, affetta da sindrome di Down, aveva costantemente bisogno di lei e il suo lavoro la costringeva troppo spesso a viaggiare. Proprio per questo credo che in Jack, oltre all’uomo affascinante e bellissimo, abbia visto tutto ciò che le mancava: un compagno dolce e premuroso, ma anche un supporto per questa difficile situazione. Quello che sicuramente la nostra protagonista non si aspettava, è che durante il viaggio di nozze lui cambiasse completamente, mostrandosi per quello che è realmente: un uomo segnato da un’infanzia difficile che l’ha reso un uomo malato e malvagio, ed è proprio da quel momento che inizia il suo incubo. 


Nei sei mesi passati con Jack, non avevo mai neppure intravisto quel lato del suo carattere. Non avevo mai sospettato che potesse essere altro che l’uomo più gentile e più ragionevole al mondo. 

Nonostante le buone premesse ed il fatto che la lettura sia stata molto scorrevole, devo ammettere che non mi ha convinta del tutto. Inizialmente mi sono facilmente immedesimata in Grace, con lei e come lei, valutavo le sue alternative ed ero in ansia, in attesa di un colpo di scena che, però, non c’è mai. Parliamoci chiaro: dalla trama, si capisce più o meno l’andazzo che avrà la storia, quindi, se a questo togliamo anche il tanto aspettato colpo di scena cosa resta? 


Come ho accennato prima, il libro si alterna tra passato e presente in modo da farci capire come si è evoluta la loro relazione e come sono arrivati al punto attuale; in breve ce li fa sicuramente conoscere meglio, ciò non toglie,
 però, che gli stessi personaggi principali siano un po’ piatti, avrei preferito una maggiore attenzione per lui e più carattere per lei; l’unico personaggio che mi ha sorpresa è stata Millie, mi ci sono affezionata ed è diventata sicuramente la mia preferita. 


Allungo le mani e il loro tremito incontrollabile mi rivela che ho appena iniziato a capire una verità che Jack conosce da sempre: la paura è il miglior deterrente che esista. 


In definitiva, se devo essere onesta, non ho ancora deciso se mi è veramente piaciuto. Credo ci siano sicuramente thriller migliori, ma non è male, comunque mi ha incuriosita molto e mi ha tenuta sveglia fino a tardi per condividere l’angoscia di Grace e soprattutto il fatto che, nonostante ci fossero degli indizi abbastanza chiari, quasi nessuno degli amici di Jack e Grace si sia mai insospettito di nulla, mi ha fatto pensare che molto spesso un po’ tutti ci fermiamo alle apparenze o, semplicemente, vediamo ciò che vogliamo vedere, non rendendoci conto di cose anche gravi. Detto questo non mi resta che augurarvi come sempre una buona lettura e attendo vostri commenti per sapere cosa ne pensate!







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