Cari amici lettori,
oggi vi parlo de "LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE", il nuovo
romanzo di Cristina Caboni uscito il 12 ottobre grazie alla casa editrice Garzanti. Un libro
molto intenso che racconta, attraverso due storie con spazi temporali diversi,
l’amore per i libri. Il libro inteso come essere… Per questo dico che, per chi
come noi ama i libri, questo romanzo è imperdibile e deve assolutamente essere
letto.
Titolo: La rilegatrice di storie perdute
Autrice: Cristina Caboni
Editore: Garzanti
Genere: Romance
Uscita: 12 ottobre 2017
Pagine: 304, cartonato
La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite
dal tempo. Sofia con gesti delicati ed esperti sfiora la pelle e la carta per
restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua
passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di
mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle
controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una
sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna,
Clarice, appassionata di arte e di libri. Un’abile rilegatrice vissuta in nel
primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione.
Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una
candela ha affidato a quel libro un messaggio lanciato nel mare del tempo, e
una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la
raccoglierà.
Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all’orizzonte
Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all’orizzonte
"Chi ama leggere, amerà anche questo romanzo."
Primissima esperienza per me con Cristina Caboni. In realtà,
è un bel po’ di tempo che la tengo d’occhio ma mai mi sono avventurata nelle
sue storie. Questa volta è stato molto diverso, perché il libro mi ha
scelta. Non so di preciso cosa sia stato in realtà: la copertina? La trama? Non
lo so, posso solo dirvi che mentre preparavo l’anteprima di questo romanzo per
il blog, una calamita mi ha attratta, ed eccomi qui a parlarvene.
Storia assolutamente perfetta, intensa e anche magica, che ci
porta a conoscere due protagoniste vissute in due epoche diverse.
Sofia Bauer è
una giovane donna dei nostri giorni che sta vivendo un momento particolare
della sua vita. Il suo matrimonio, infatti, è diventato una sorta di prigionìa e, trovandosi ad un bivio, tutto quello che riesce a fare è agire in funzione degli
altri. Il suo carattere passionale viene celato da tempo da violenze
psicologiche che l'hanno resa una donna fragile, insicura e sottomessa.
Clarice Marianne è una donna vissuta nell'ottocento. Dal carattere
determinato e forte, non si è fatta soggiogare dalle imposizioni dell’epoca e,
lottando contro gli ostacoli, ha avuto il coraggio di rimanere sempre se
stessa. Clarice, però, è una donna del suo tempo che sente di appartenere ad
un’antica arte, quella della legatoria, che purtroppo le viene vietata a causa
del suo ceto sociale e per il fatto che sia una donna.
“Un antico sapere passava da un uomo a una ragazza…
imparò l’importanza del silenzio e della prudenza. I Iibri divennero i suoi
compagni, i suoi confidenti”.
Entrambe le
protagoniste stanno per incontrarsi. E come? Vi chiederete. Due donne vissute in
epoche differenti e poi così diverse? Quale sorta di oscura e potente magia può
far accadere ciò? Be’, cari amici, la risposta è molto semplice… Attraverso un
libro.
Clarice racconta la
sua storia attraverso delle lettere, che
nasconde in tre volumi di una raccolta di Christian Fohr. Lettere destinate ad
un lettore che possa essere in grado di leggere la sua storia, per poterle dare
una voce e la giusta importanza, in un’epoca dove la società rispetta il
concetto di libertà e di ugualianza. Il destino decide che quel lettore
speciale e attento debba essere proprio Sofia, che trova la prima lettera.
Sofia, rilegatrice per passione, decide proprio di restaurare quel libro
di Fohr, e si ritrova tra le mani un finissimo foglio di carta di riso scritto
con una calligrafia molto delicata, ma soprattutto, antica. Man mano che legge
questa missiva, le parole iniziano ad entrarle sottopelle, e la storia di quella
misteriosa donna, vissuta secoli fa, diventa anche la sua.
Sofia si rende
subito conto del grande valore di quel messaggio e, in qualche modo, si sente
coinvolta e responsabile di quelle preziose parole lasciatele da Clarice, una
donna risoluta che, nonostante tutto, è riuscita a guidare il suo destino non
rinunciando mai al suo desiderio di una vita migliore rispetto a quella che le era
stata preclusa, soprattutto grazie a delle persone buone e gentili che l’hanno
sostenuta. Per Sofia, però, non è semplice trovare le altre due lettere ed è
costretta a chiedere l’aiuto di Tomaso Leoni, un bravissimo grafologo e anche
una specie di cacciatore di libri (adorooooooooooooooo!!!). L’aiuto di Tomaso
sarà essenziale, perché ci sono molto segreti e misteri sui libri che
contengono le lettere, e Sofia, per la prima volta, sentirà di poter condividere
con lui la sua passione per i libri. Ed è proprio l’amore che entrambi nutrono
per i libri che farà sì che si conoscano meglio e si innamorino.
“Non si
conoscevano abbastanza, eppure sapevano tutto l’uno dell’altro. Perché non
avevano fatto altro che studiarsi, e i respiri e i battiti dei loro cuori aveva
colmato le lacune. Ora non restava altro che comprendersi”.
Sofia e Tomaso non
sono molto propensi ad aprirsi l’uno con l’altra, perché occupati a combattere
i propri demoni e il passato. La passione, però, li travolge completandoli a vicenda, anche se Sofia non si sente pronta, perché il suo matrimonio fallito è ancora
una cicatrice non del tutto rimarginata. Nel frattempo le ricerche, attraverso la guida di
quelle lettere, continuano tra le principali città che hanno fatto da sfondo
alla vita di Clarice, fino a portare Sofia e Tomaso ad una scoperta
meravigliosa. Scoperta che andrà ad influenzare in modo definitivo la loro
relazione.
Che dire??? Un libro
che mi ha coinvolta subito e mi ha rapita tra le sue pagine, mi ha
intrappolato con le parole, mi ha fatto vivere in due epoche diverse. Un
sogno, un viaggio, una sorta di caccia al tesoro che mi ha tenuto con il fiato
sospeso.
La passione per i libri è l'anello che collega la vita di Sofia a quella di Clarice, e che allo stesso tempo le porta ad aiutarsi a vicenda.
Proprio attraverso
il racconto di Sofia e Clarice, mi sono ritrovata a respirare il profumo che
solo i libri antichi hanno, a toccare con l'immaginazione quelle vecchie pagine, così fragili e
delicate, ma che hanno un potere così dirompente. Sensazioni meravigliose vengono
sprigionate durante la lettura di questa storia che, con uno stile elegante e
una narrazione perfettamente strutturata, mi ha portata a essere partecipe in
prima persona e a voler scoprire cosa fosse successo due secoli fa, tanto che ho fatto mille supposizioni. Mi è sembrato tutto così reale e
vivo, quasi come viverlo sulla mia pelle. Questo anche grazie alla
caratterizzazione dei personaggi ben delineati, che ha reso subito facile una bellissima alchimia con loro. Ho
trovato straordinaria la sensazione che ho provato mentre leggevo le emozioni che Clarice sentiva durante la realizzazione di un libro e il processo della
rilegatura; e quelle di Sofia, quando ha potuto toccare con mano quello stesso
libro, sentendone le vibrazioni, il desiderio di scoprire e di riportare al massimo
splendore tutto il potere antico della storia, traendone il massimo vantaggio
per sé stessa e ricominciare. Sia Sofia che Clarice, si fanno scoprire
attraverso la storia della loro vita a pov alternati, ma in una sorta di specchio
in cui entrambe si riflettono, in un limbo tra passato e presente. In un'atmosfera accogliente, magica e calda, Cristina Caboni è riuscita, con tutta la
sua eleganza, a trascinarmi nel suo incantesimo fatto di poche pozioni, ma
essenziali. E mi ha mostrato un mondo meraviglioso e misterioso come quella
della rilegatura.
Concludo
consigliando la lettura di questa storia, e dato che il periodo natalizio si avvicina, potrebbe essere un prezioso regalo per chi ama leggere.
Devo dire che la Caboni è una delle poche autrici pubblicate da Garzanti ad incuriosirmi, devo proprio recuperare questo titolo :)
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