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mercoledì 23 gennaio 2019

Giorno della Memoria: i libri consigliati da Tutta Colpa Dei Libri





Amici lettori, quest'anno per la Giornata della Memoria vogliamo dare il nostro contributo a mantenere e trasmettere il ricordo di una delle più gradi vergogne nella storia dell'umanità che è la Shoah. Ma che cosa significa letteralmente questa parola? 

Shoah è una parola di origine ebraica che indica lo sterminio degli Ebrei, vittime della follia del regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Una follia che per non essere mai dimenticata deve esser sempre ricordata. E per far questo, qui di seguito vi proponiamo 10 titoli, passati e recenti, che trattano questa tematica. Tra racconti reali e inventati, questi sono i libri che abbiamo scelto per voi, perché possiate sempre ricordare e riflettere. Quest'anno inoltre ricorre il 25esimo anniversario dell'uscita nelle sale cinematografiche di Schindler's List, il film che vinse nel 1994 la bellezza di 7 premi Oscar del grande regista Steven Spielberg, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Keneally. Per questa importante ricorrenza il film ritornerà nelle sale italiane dal 24 al 27 gennaio, per rivivere tutte le intense emozioni di un grande capolavoro letterario e cinematografico.





I NOSTRI CONSIGLI




"DIARIO" DI ANNE FRANK





Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.







"LA LISTA DI SCHINDLER" DI THOMAS KENEALLY





Che cosa significava finire nella "lista di Schindler"? Chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco cattolico e corteggiatore di belle donne? Basandosi anche sulle testimonianze di quanti lo conobbero, Keneally ricostruisce la vita straordinaria di questo personaggio ambiguo e contraddittorio. Ritenuto da molti un collaborazionista, Schindler sottrasse uomini, donne e bambini ebrei allo sterminio nazista, trasferendoli dai lager ai suoi campi di lavoro in Polonia e in Cecoslovacchia, dove si produceva materiale bellico. Così, fornendo armi al governo tedesco e versando enormi somme di denaro, Schindler salvò migliaia di persone. Resta però un mistero il motivo che lo spinse a intrprendere quella sua personale lotta al nazismo.




"SE QUESTO È UN UOMO" DI PRIMO LEVI



Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.

Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo nel 1947". Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo.




"STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI" DI MARKUS ZUSAK



È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.




"IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE" DI JOHN BOYNE 



Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.




"LA CASA DELLE BAMBOLE" DI KA – TZETNIK 135633



Il racconto è basato sulle esperienze vissute da una fanciulla ebrea, quattordicenne, e si svolge dapprima nel ghetto di una piccola città polacca, poi in un campo di lavoro e quindi in un campo di prostituzione. La giovanissima Daniella avverte l'orrore di una situazione mostruosa e assurda: il suo corpo, insieme a quello di tante altre donne, deve diventare lo strumento di piacere delle SS mandate in licenza-premio al "campo della gioia" La crisi derivata dalle sofferenze morali e fisiche cui è sottoposta, conduce quasi inconsciamente Daniella a una decisione liberatoria. "Casa delle bambole" è l'eufemismo cui ricorrevano le prigioniere del vicino campo di lavoro, per indicare quelle "privilegiate" che ricevevano cibo in abbondanza, vivevano al riparo dei rigori invernali e potevano nutrire l'illusione di sopravvivere alla tragedia che incombeva su milioni di persone in Europa.




"SUITE FRANCESE" DI IRÈNE NÉMIROVSKY



Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande "sinfonia in cinque movimenti" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista: "Tempesta in giugno" (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi) e "Dolce" (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una "sposa di guerra" a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant'anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.




"IL PIANISTA" DI WLADYSLAW SZPILMAN



Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, suonò il "Notturno" in C diesis minore di Chopin per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. Più tardi, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore dell'occupazione nazista. Rinchiusi nel ghetto, gli ebrei furono a poco a poco decimati. Agghiacciato testimone degli eventi che porteranno alla rivolta e all'evacuazione della città, Szpilman vide morire molti dei suoi amici e la sua intera famiglia, riuscendo miracolosamente a sopravvivere tra le rovine della sua amata Varsavia. "Il pianista" è allo stesso tempo la storia straordinaria della tenacia di un uomo di fronte alla morte e un documento della misteriosa, possibile umanità degli esseri umani: la vita di Szpilman fu salvata da un ufficiale tedesco che lo udì suonare quello stesso "Notturno" di Chopin su un pianoforte trovato fra le macerie.




"L'USIGNOLO" DI KRISTIN HANNAH



Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l'altra, decisioni difficilissime. Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro. "L'usignolo" racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà.




"IL TATUATORE DI AUSCHWITZ" DI HEATHER MORRIS



Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento in poi sarà solo una sequenza inanimata di numeri tatuata sul braccio. Ad Auschwitz Lale, ebreo come loro, è l'artefice di quell'orrendo compito. Lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo. Quel giorno però Lale alza lo sguardo un solo istante. Ed è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non può più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito. La ragazza racconta poco di sè, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno il passato. Eppure sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Ma dove sono rinchiusi non c'è posto per l'amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l'amore è un sogno ormai dimenticato. Non per Lale e Gita che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino vuole separarli nella gola rimangono strozzate quelle parole che hanno solo potuto sussurrare. Parole di un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle dire di nuovo. Dovranno crederci davvero per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.




2 commenti:

  1. Tra questi ho amato "L'usignolo" e "La bambina che salvava i libri" ♥
    Invece, probabilmente sono l'unica al mondo, sono rimasta delusa dal Diario della Frank e da "Il bambino con il pigiama a righe". Alcuni degli altri titoli li ho messi in WL, qualche altro invece è già in casa che mi aspetta :)

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    1. Certo, è giusto che ognuno abbia i propri gusti, non tutte le storie posso entrare nel cuore allo stesso modo, quindi ci sta che non ti siano piaciuti. Fortunatamente ne esistono moltissimi ancora di libri dedicati a questo argomento, la memoria è troppo importante ❤

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