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giovedì 11 luglio 2019

Review Party "Ferryman - Amore eterno" di Claire McFall, #1 Ferryman





Carissimi lettori,

oggi abbiamo il piacere di partecipare al Review Party per l'uscita di "Ferryman - Amore eterno" dell'autrice Claire McFall in uscita oggi 11 luglio per la collana LainYa della Fazi Editore. La nostra Stella è pronta per parlarvi di questo primo 
volume di una nuova trilogia fantasy, young adult con al centro una storia d’amore che supera il confine della morte. 
Buona lettura!




Titolo: Ferryman - Amore Eterno
Autrice: Claire McFall
Editore: Fazi
Genere: Fantasy/Young adult
Uscita: 11 luglio 2019
Serie: #1 Ferryman


Dylan ha quindici anni, è figlia di genitori separati, non va ’accordo con la madre e detesta i suoi compagni di scuola. Un giorno decide di andare a trovare il padre, che non vede da dieci anni. Dopo una mattinata terribile scappa da scuola e prende il treno. Ma in galleria accade un terribile incidente. Dylan parrebbe essere l’unica sopravvissuta. Una volta uscita si ritrova in aperta campagna, fra le colline, dove sembra non esserci anima viva. A parte un ragazzo, seduto sull’erba. Si chiama Tristano e Dylan deve seguirlo. Presto Dylan capisce di essere morta: Tristano è un traghettatore di anime che accompagna i defunti verso la loro destinazione. A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? Durante questo viaggio, mentre lui tenta di proteggerla dagli spettri che cercano di catturarla, i due ragazzi si innamorano. Insieme scopriranno che Dylan è destinata a ritornare al proprio corpo mortale e, quindi, a separarsi da lui. A questo punto deve scegliere: l’amore o la morte?


Ferryman Trilogy:

 1. Ferryman - Amore eterno, 11 luglio 2019





Cari lettori, oggi sono qui per parlarvi di due argomenti che solitamente viaggiano su due binari ben distanti, ma che in questo romanzo trovano una via comune: sto parlando di amore e morte. Esatto, avete letto bene. Ferryman ci porta ad esplorare una dimensione ultraterrena raccontata in modo davvero originale. Almeno una volta nella vita vi sarete sicuramente soffermati a pensare cosa potrebbe esserci o non esserci dopo la morte, in fin dei conti è il dilemma di ogni secolo. Claire McFall ce ne mostra uno scorcio inaspettato e curioso, inserendo come punto di riferimento il mito di Caronte, il celeberrimo traghettatore di anime della mitologia greca, ma trasportato nell’epoca moderna. Se poi ci aggiungiamo che questo traghettatore è anche capace di innamorarsi, allora la situazione si fa molto più che interessante!

La vita di Dylan è comune a quella di tanti altri adolescenti della sua età: genitori separati, rapporto litigioso con la madre, compagni di classe inopportuni e una migliore amica che sembra l'unica persona in grado di capirla davvero. Quando un giorno Dylan riesce a mettersi in contatto con il padre che non è mai riuscita a conoscere, decide che è giunto il momento di costruire un rapporto vero. Nonostante la disapprovazione di sua madre, la nostra protagonista è determinata a raggiungerlo per creare il legame padre/figlia che ha sempre desiderato e zaino in spalla, sale sul treno che la porterà da lui. Questo treno però non ci arriverà mai in stazione, perché il destino ha deciso che il viaggio di Dylan debba compiersi diversamente. Sembra non ci siano sopravvissuti a questo incidente ferroviario, eppure Dylan si sente più viva che mai… Cercando di farsi strada tra le macerie per cercare aiuto, all'imbocco di una collina trova un ragazzo dagli ardenti occhi blu ad attenderla. Chi è questo ragazzo di nome Tristan da cui si sente incredibilmente attratta? Il ragazzo le chiede di seguirla, forse può aiutarla a cercare i soccorsi e così inizia il loro cammino insieme. Inizia così un percorso che passo dopo passo porterà a Dylan una nuova consapevolezza sulla sua reale condizione; ogni passo che fa insieme a Tristan la sta conducendo in un luogo da cui non si fa più ritorno. Un viaggio verso una meta di pace eterna costellato però da minacciose ombre affamate di anime pure. 


Cominciò come un senso di gelo intorno al cuore, poi le parve che il respiro le si gelasse nei polmoni. Nel buio non poteva vederli; riusciva a malapena a individuare un movimento nell’aria, ombre sopra altre ombre. Che saggiavano e assaggiavano l’aria.




Un viaggio attraverso il quale Dylan e Tristan scopriranno che la morte non potrà mai avere la meglio sull'amore, perché quando due creature, che siano umane come lei, o ultraterrene come lui, decidono di unire i loro destini, nemmeno la triste mietitrice può separarli.



Ho scoperto questo romanzo un paio di mesi fa quando ne è stata annunciata la pubblicazione in Italia e dopo aver letto la trama ne sono rimasta subito affascinata. La tematica di un amore paranormale ha sempre stuzzicato la mia fantasia e quindi non potevo esimermi dall'immergermi in una storia così mistica.
In questo romanzo, il concetto di vita dopo la morte è più spirituale che religioso e questo lo rende sicuramente più neutrale e fruibile a tutti, aspetto sicuramente apprezzabile e gesto rispettoso da parte dell'autrice. La storia in sé è molto lineare e non troppo complessa, ma ciò che la rende particolare è certamente l'ambientazione suggestiva dell'aldilà, che si sviluppa in diversi step per così dire, e popolata non solo dalle anime dei defunti e dai traghettatori come Tristan, ma anche da creature maligne, una sorta di demoni che vanno a completare il quadro dell'equilibrio tra luce ed ombra, bene e male. La loro presenza rende sicuramente la storia molto più avvincente e risultano un grande stimolo per la crescita dei personaggi.

Dylan non è la classica eroina fantasy, anzi, è una ragazza normalissima, con tutte le fragilità e le incertezze di un'adolescente come lei. È una ragazza riservata che soffre molto la solitudine, anche per via della situazione familiare in cui vive. Il rapporto conflittuale con la madre ha contribuito in modo molto incisivo sul suo modo di approcciarsi alla vita e alle interazioni sociali, circondandola di un alone di tristezza e disillusione. Per quanto assurdo possa essere però, il suo modo di essere le permette di affrontare l'esperienza dell'aldilà in maniera molto lucida.


Questo aspetto infatti colpisce moltissimo anche Tristan, abituato dall’alba dei tempi a vedere reazioni sconvolte e spaventate delle anime al momento della rivelazione di ciò che è realmente accaduto. Se inizialmente Tristan vedeva Dylan solo come un’anima come le altre da portare a destinazione, ora la vede con occhi completamente nuovi, perché oltre alla sua insolita reazione di fronte alla morte, lei è in assoluto la prima persona che vede lui non come essere sovrannaturale, ma come una creatura uguale a lei, con sentimenti tanto umani quanto i suoi. 



Tristan infatti, in quanto essere creato per uno scopo ben preciso, non si era mai posto domande particolari sulla sua esistenza, non aveva mai osato indugiare oltre quello che è il suo compito di traghettatore. Nonostante il suo “lavoro" sia strettamente a contatto con le persone, il distacco è sempre stata una parte fondamentale, ma Dylan con la purezza della sua anima gli fa desiderare e sentire sensazioni ed emozioni molto umane e reali.


Tristan girò la testa e la guardò negli occhi verdi, di un verde sensuale, intenso, che lo fece pensare alle foreste e gli provocò una stretta allo stomaco. Non voleva ferirla. Non sapeva perché, ma sentiva un profondo desiderio di proteggere quella persona, più di quanto lo avesse mai sentito per tutti gli altri.




Il sentimento che nasce tra loro è dolce, delicato, senza sporcature esagerate e che mi ha trasmesso molta tenerezza. Durante tutto il loro viaggio nell'aldilà sembrano quasi scambiarsi di ruolo: all'inizio Dylan è quella insicura, spaesata e diffidente, mentre Tristan rappresenta la figura di riferimento salda e sicura; nella seconda parte della storia invece vediamo Dylan trasformarsi ed evolversi in una ragazza più decisa, coraggiosa ed intraprendente, spinta dall'amore appena sbocciato che le dona una forza di volontà che le fa affrontare ogni oscura insidia del mondo ultraterreno e Tristan diventare sempre più umano, spogliandosi piano piano della sua aura mistica.
Uno sviluppo dei personaggi quindi molto equilibrato e graduale che permette al lettore di entrare in sintonia con loro.

Riusciva a richiamare alla memoria con chiarezza cristallina la sensazione bruciante delle labbra di lui premute sulle sue, delle sue braccia che la stringevano. Quanta ironia, nel fatto che fosse stata la cosa più viva che avesse mai provato. Valeva la pena rischiare l’oblio per provarla di nuovo? Sì.

Ferryman è una lettura dallo stile fresco e semplice, perfetta per i giovani lettori, che permette loro di identificarsi pienamente con i protagonisti e magari trarne anche qualche insegnamento che di certo non guasta mai. Questo primo romanzo dal finale inaspettato e che promette uno sviluppo molto interessante, lascia la porta della mia curiosità spalancata e prontissima a svelare i segreti del secondo romanzo della trilogia che spero uscirà a breve.




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