Amici lettori,
oggi vi parlo del paranormal romance "L'allodola" di Sylvain Reynard, primo volume della serie Il Fiorentino uscito lo scorso 16 gennaio grazie a Delrai Edizioni. Firenze non è mai stata così ricca di mistero e fascino e questo grazie alla presenza del Principe e della sua Cassita...
Titolo: L'allodola
Autrice: Sylvain Reynard
Editore: Delrai Edizioni
Genere: Paranormal romance
Uscita: 16 gennaio
Serie: #1 Il Fiorentino
Raven Wood trascorre le sue giornate alla galleria degli Uffizi di Firenze, è un’abile restauratrice di arte rinascimentale. Dopo una serata tra amici, al ritorno a casa, la sua vita cambia per sempre. Quando interviene per soccorrere un senzatetto che viene picchiato immotivatamente, i suoi aggressori la trascinano semicosciente in un vicolo. Per fortuna l’assalto viene interrotto da una cacofonia di ringhi, seguita dalle urla degli aguzzini. Raven perde i sensi, non prima di aver sentito una voce sussurrarle queste parole: Cassita Vulnerata. Quando si sveglia, si ritrova cambiata. Nessuno agli Uffizi sembra riconoscerla e, cosa inquietante, sembra essere mancata per più di una settimana. Non solo, ma scopre che la sua assenza coincide con un furto, quello di alcune inestimabili illustrazioni del Botticelli. Quando la polizia la accusa di essere una delle principali sospettate, Raven chiede aiuto a una delle personalità più oscure e temibili di Firenze per far perdere le sue tracce e scoprire così la verità. L’incontro, però, porta la donna in un mondo sotterraneo i cui abitanti uccidono pur di mantenere i loro segreti…
Serie Il Fiorentino:
0.5 Il Principe (qui recensione)
1. L'allodola
2. The Shadow
3. The Roman
Amici lettori, oggi ci tuffiamo di nuovo in un altro mondo dove i protagonisti sono ancora loro: i vampiri. La passione per questo genere di libri sta crescendo sempre più e sto seguendo questa scia lasciandomi trasportare completamente. Il paranormal romance di cui vi parlo oggi lo attendevo da parecchio e non vedevo l’ora di conoscere per bene il personaggio protagonista: il famigerato Principe e lasciarmi affascinare dalla splendida cornice della città di Firenze. Avrete già capito che sto parlando del primo volume della serie Il Fiorentino, ovvero L’allodola, nato dalla penna di Sylvain Reynard. Senza indugi andiamo subito a conoscere il Principe!
Per chi ha letto il prequel ha già parzialmente conosciuto questa figura enigmatica e senza scrupoli che governa da un tempo secolare la città di Firenze e in particolare, il mondo sotterraneo di questa bellissima città. Un mondo occulto e pieno di pericoli, popolato da una congrega di vampiri che fanno capo al Consilium creato dallo stesso Principe. Nessuno osa mettersi contro Sua Signoria, pena la morte.
"Firenze era sua da quasi settecento anni e, quando poteva, trascorreva i momenti prima del tramonto sempre in quello stesso punto, osservando il principato con fierezza luciferina. Firenze era opera sua, era frutto del suo lavoro, e vi esercitava il potere senza pietà."
In una serata come tante, una giovane ragazza sta rincasando a casa e sulla strada si imbatte in tre uomini che se la stanno prendendo con un povero senzatetto; lì il grande senso di misericordia a difesa dei più deboli, smuove la giovane Raven Wood, così si chiama la nostra protagonista, ad intervenire in soccorso del povero sfortunato. Senza prestare la minima attenzione alla sua sicurezza, Raven si scaglia contro i tre uomini e di conseguenza diventa la loro vittima. Abbandonata in fin di vita in un vicolo buio, Raven è prossima alla morte ma all’improvviso dall’oscurità esce una figura sinistra attirata dal dolce odore del suo sangue. Raven ha attirato l’attenzione del famigerato Principe di Firenze.
"Il profumo gli sembrava quasi familiare, al punto che il desiderio che già sentiva crescere dentro di sé iniziava a colorarsi di nostalgia. Una nostalgia alla quale non voleva abbandonarsi."
Molti giorni dopo, Raven si risveglierà nel suo letto in stato confusionale non ricordando quasi nulla di quella terribile notte dove credeva di morire, appesa ad un filo molto sottile all’ultimo respiro di vita. Oltre all’amnesia, qualcosa è cambiato in lei. Lo specchio le restituisce un’immagine diversa e la sua disabilità è guarita miracolosamente dal nulla. Come è stato possibile? Raven non sa spiegarselo, soprattutto per una come lei che crede solo a ciò che può avere una spiegazione scientifica. Da lì a poco, scopre recendosi agli Uffizi che è mancata più di una settimana e durante la sua inspiegabile scomparsa ci è stato un furto: le preziose illustrazioni di Botticelli donate al museo dai coniugi Emerson. Raven è la principale sospettata del furto dalla polizia fiorentina.
Il suo amato lavoro di restauratrice agli Uffizi e la sua libertà potrebbero essere in pericolo e rimangono ancora da capire il cambiamento del suo aspetto e il vuoto temporale che non riesce a colmare. In questa situazione di pericolo, una voce profonda che potrebbe provenire dall'aldilà torna a galla portando allo scoperto anche il padrone di quelle parole, il nostro Principe.
Raven non sa chi sia questo intruso che non si vuole mostrare alla luce ma che a quanto pare è l’unico che può tirarla fuori dai guai. L’unico che può riportare a galla ricordi di quella notte. Ma Raven non sa chi è Il Principe e di quale mondo lui faccia parte… Un mondo sconosciuto, pieno di nemici e insidie. Tutto quello in cui credeva verrà ribaltato e messo in dubbio. Raven sta per entrare nel mondo oscuro ma anche ricco di fascino del Principe.
Una lettura che mi ammaliato come se il protagonista, il caro Principe, avesse esercitato il controllo mentale su di me da buon vampiro qual è. Segreti secolari e la maestria con cui riesce a esercitare il suo potere sui suoi sudditi sono due delle caratteristiche che mi hanno attratta all'inizio e nel corso della lettura. Oltre questa scorza dura e dietro i segreti che deve tenere per continuare a regnare su Firenze, viene fuori un Principe che possiede chissà, ancora qualche refolo di natura umana che a sprazzi tenta di uscire e di cui è partecipe la nostra protagonista femminile, Raven. Il suo modo di parlare colto, di altri tempi lo hanno reso ancora più attraente ai miei occhi e mi sono letteralmente innamorata di questo vampiro che potrebbe scoprire di possedere delle debolezze umane e forse anche un cuore che batte sotto quel petto e quella pelle pallida ma di porcellana, appartenente solo a qualche dio greco. Una creatura di un altro mondo.
Il personaggio di Raven va di pari passo a quello del Principe, anche se non possiede lo stesso scintillio. Il suo carattere è perfetto per tirare fuori quello del Principe che appare una fortezza con alte mura, impossibili da valicare. Lei riesce in qualche modo a fare breccia. Raven ha saputo conquistarmi con la sua smisurata bontà verso il prossimo e il suo amore verso l’arte. Una francescana come la nostra Julianne Emerson che conosce il valore della misericordia e del sacrificio. La sua storia personale, il suo passato, sono un vivido esempio della sua natura di protettrice universale dei più deboli e di chi è in difficoltà. Come un corvo, Raven dimostra anche un forte spirito di indipendenza, una grande intelligenza e non per ultima un forte istinto di sopravvivere a tutto quello che la vita le riserva. Un personaggio esemplare.
Due mondi contrapposti entrano in connessione. Così impossibile da concepire quando lui è un vampiro e lei potrebbe essere l’annata di sangue migliore da secoli. Quello che ho percepito è tanta dolcezza e pazienza nel non affrettare i tempi nell’evoluzione di questa liaison amorosa.
Amo quando i personaggi sono così agli antipodi ma anche così simili. Il Principe e Cassita sono lontani anni luce, lui vive in un mondo dove la morte è la sua amica, mentre Raven vive alla luce del sole, emblema della vita stessa. Ma entrambi trovano nell’altro qualcosa che manca nelle loro vite: amore e speranza.
La narrazione si divide tra scene di incredibile azione a momenti di rara bellezza ed erotismo. Il finale è romantico e sensuale, privo di cliffhanger da infarto ma sicuramente ci aspetta molto ancora da scoprire sul Principe e la sua amata allodola.
Per chi ha letto il prequel ha già parzialmente conosciuto questa figura enigmatica e senza scrupoli che governa da un tempo secolare la città di Firenze e in particolare, il mondo sotterraneo di questa bellissima città. Un mondo occulto e pieno di pericoli, popolato da una congrega di vampiri che fanno capo al Consilium creato dallo stesso Principe. Nessuno osa mettersi contro Sua Signoria, pena la morte.
"Firenze era sua da quasi settecento anni e, quando poteva, trascorreva i momenti prima del tramonto sempre in quello stesso punto, osservando il principato con fierezza luciferina. Firenze era opera sua, era frutto del suo lavoro, e vi esercitava il potere senza pietà."
In una serata come tante, una giovane ragazza sta rincasando a casa e sulla strada si imbatte in tre uomini che se la stanno prendendo con un povero senzatetto; lì il grande senso di misericordia a difesa dei più deboli, smuove la giovane Raven Wood, così si chiama la nostra protagonista, ad intervenire in soccorso del povero sfortunato. Senza prestare la minima attenzione alla sua sicurezza, Raven si scaglia contro i tre uomini e di conseguenza diventa la loro vittima. Abbandonata in fin di vita in un vicolo buio, Raven è prossima alla morte ma all’improvviso dall’oscurità esce una figura sinistra attirata dal dolce odore del suo sangue. Raven ha attirato l’attenzione del famigerato Principe di Firenze.
"Il profumo gli sembrava quasi familiare, al punto che il desiderio che già sentiva crescere dentro di sé iniziava a colorarsi di nostalgia. Una nostalgia alla quale non voleva abbandonarsi."
Molti giorni dopo, Raven si risveglierà nel suo letto in stato confusionale non ricordando quasi nulla di quella terribile notte dove credeva di morire, appesa ad un filo molto sottile all’ultimo respiro di vita. Oltre all’amnesia, qualcosa è cambiato in lei. Lo specchio le restituisce un’immagine diversa e la sua disabilità è guarita miracolosamente dal nulla. Come è stato possibile? Raven non sa spiegarselo, soprattutto per una come lei che crede solo a ciò che può avere una spiegazione scientifica. Da lì a poco, scopre recendosi agli Uffizi che è mancata più di una settimana e durante la sua inspiegabile scomparsa ci è stato un furto: le preziose illustrazioni di Botticelli donate al museo dai coniugi Emerson. Raven è la principale sospettata del furto dalla polizia fiorentina.
Il suo amato lavoro di restauratrice agli Uffizi e la sua libertà potrebbero essere in pericolo e rimangono ancora da capire il cambiamento del suo aspetto e il vuoto temporale che non riesce a colmare. In questa situazione di pericolo, una voce profonda che potrebbe provenire dall'aldilà torna a galla portando allo scoperto anche il padrone di quelle parole, il nostro Principe.
"Sentì venir meno la certezza di ciò che pensava di sapere, come una cima di salvataggio che le veniva strappata via dalle mani."
Una lettura che mi ammaliato come se il protagonista, il caro Principe, avesse esercitato il controllo mentale su di me da buon vampiro qual è. Segreti secolari e la maestria con cui riesce a esercitare il suo potere sui suoi sudditi sono due delle caratteristiche che mi hanno attratta all'inizio e nel corso della lettura. Oltre questa scorza dura e dietro i segreti che deve tenere per continuare a regnare su Firenze, viene fuori un Principe che possiede chissà, ancora qualche refolo di natura umana che a sprazzi tenta di uscire e di cui è partecipe la nostra protagonista femminile, Raven. Il suo modo di parlare colto, di altri tempi lo hanno reso ancora più attraente ai miei occhi e mi sono letteralmente innamorata di questo vampiro che potrebbe scoprire di possedere delle debolezze umane e forse anche un cuore che batte sotto quel petto e quella pelle pallida ma di porcellana, appartenente solo a qualche dio greco. Una creatura di un altro mondo.
Il personaggio di Raven va di pari passo a quello del Principe, anche se non possiede lo stesso scintillio. Il suo carattere è perfetto per tirare fuori quello del Principe che appare una fortezza con alte mura, impossibili da valicare. Lei riesce in qualche modo a fare breccia. Raven ha saputo conquistarmi con la sua smisurata bontà verso il prossimo e il suo amore verso l’arte. Una francescana come la nostra Julianne Emerson che conosce il valore della misericordia e del sacrificio. La sua storia personale, il suo passato, sono un vivido esempio della sua natura di protettrice universale dei più deboli e di chi è in difficoltà. Come un corvo, Raven dimostra anche un forte spirito di indipendenza, una grande intelligenza e non per ultima un forte istinto di sopravvivere a tutto quello che la vita le riserva. Un personaggio esemplare.
Due mondi contrapposti entrano in connessione. Così impossibile da concepire quando lui è un vampiro e lei potrebbe essere l’annata di sangue migliore da secoli. Quello che ho percepito è tanta dolcezza e pazienza nel non affrettare i tempi nell’evoluzione di questa liaison amorosa.
Amo quando i personaggi sono così agli antipodi ma anche così simili. Il Principe e Cassita sono lontani anni luce, lui vive in un mondo dove la morte è la sua amica, mentre Raven vive alla luce del sole, emblema della vita stessa. Ma entrambi trovano nell’altro qualcosa che manca nelle loro vite: amore e speranza.
La narrazione si divide tra scene di incredibile azione a momenti di rara bellezza ed erotismo. Il finale è romantico e sensuale, privo di cliffhanger da infarto ma sicuramente ci aspetta molto ancora da scoprire sul Principe e la sua amata allodola.
quando uscirà in italia il seguito?
RispondiEliminaSperiamo in autunno!! 🤞🤞
Elimina