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giovedì 30 settembre 2021

Recensione "L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes

 





Amici lettori,

amate anche voi la magia delle lettere scritte a mano? Oggi vi parliamo del contemporary romance "L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes che Mondadori ha fatto uscire in una veste nuova lo scorso 6 luglio in occasione dell'uscita della pellicola targata Netflix. Una storia d'amore rivive attraverso dolci e dolorose lettere rimaste nascoste per quarant'anni.

Venite a scoprirlo con me...





Titolo: L'ultima lettera d'amore
Autrice: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Absolute
Genere: Contemporary romance
Uscita: 6 luglio 2021
Pagine: 444



Londra, 2003. Una giovane giornalista di nome Ellie conduce noiose ricerche d'archivio a caccia di una bella storia, ma dubita fortemente di riuscire a scovare qualcosa di interessante che le eviti il licenziamento. Si sbaglia: all'improvviso si imbatte infatti in una lettera del 1960, scritta da un uomo che chiede alla sua amante di lasciare il marito e partire con lui. Con sua stessa sorpresa, Ellie viene subito catturata da quella lontana storia d'amore, nonostante a sua volta sia invischiata in una scomoda relazione con un uomo sposato. O forse proprio per quello. Incuriosita, decide dunque di scoprire cosa ne è stato di quell'amore di un tempo andato. Londra, 1960. Jennifer Stirling, vittima di un incidente automobilistico, si risveglia in una stanza d'ospedale. Non rammenta più nulla, non riconosce il marito, o gli amici, il suo passato sembra ormai irrimediabilmente perduto. E poi, quando torna in quella che le dicono sia la sua casa, trova una lettera nascosta in un libro, la lettera di qualcuno che non è suo marito. Lentamente inizia a ricordare l'amante per cui era disposta a rischiare tutto... A decenni di distanza, le vicende di Ellie e Jennifer finiscono imprevedibilmente per intrecciarsi, in un romanzo ricco di emozioni e intessuto di vere lettere d'addio
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Lettori, oramai siamo completamente immersi nell’epoca tecnologica in cui viviamo. Un'epoca che ci impone di comunicare esclusivamente tramite sms, brevi e decorati con emoticon. Messaggi istantanei e privi di qualsiasi emozione, robotici direi. Abbiamo completamente dimenticato che un tempo non molto lontano, le persone scrivevano lunghe e appassionate lettere per comunicare tra loro. Quel foglio bianco e immacolato si ricopriva di svolazzi neri ricchi di significato, che esprimevano tutto ciò che il mittente voleva far sapere al suo destinatario. Amici, innamorati e amanti. Tutti comunicavano attraverso questo mezzo ormai desueto ma ricco di fascino. Una magia perduta nel tempo che oggi riscopriamo attraverso il romanzo L’ultima lettera d’amore di Jojo Moyes.







Siamo ai giorni nostri ed Ellie Haworth, una giornalista che lavora nella grigia e frenetica capitale londinese per il The Nation è alla ricerca di una storia originale per impressionare il suo capo e per conservare il suo posto di lavoro. Da dove iniziare? Ellie va a finire nel mondo dimenticato e tetro dell’archivio della redazione giornalistica e lì, persa tra vecchi ritagli sbiaditi dal tempo, si imbatte in una lettera. La curiosità ha la meglio ed Ellie viene completamente risucchiata da quelle parole piene di struggimento che un amato ha scritto alla sua amata. Quelle parole la colpiscono nel profondo perché riflettono un po' tutte quelle emozioni assopite dentro di lei che chiedono di venire fuori.

Ma chi è questo dolce e impulsivo uomo che scrive lettere così piene di desiderio e sofferenza alla donna che ama così tanto? Ellie è decisa a scoprirlo e non sa che dovrà fare un lungo viaggio indietro nel tempo di quarant'anni.



Siamo nel 1960, sempre a Londra e una donna si risveglia in un letto d’ospedale. Le dicono che ha avuto un incidente in auto e che è stata fortunata ad essere ancora viva. Jennifer Stirling però non ricorda nulla di ciò che è accaduto e tantomeno chi sia lei e chi è quell’uomo affascinante ma freddo che veglia al suo capezzale e dice di essere suo marito. Un'unica sensazione la riempie: di non essere nel posto giusto.






Le settimane passano e Jennifer esce dall’ospedale e torna nella sua casa. Un luogo che non sente pienamente casa sua. Amici che sente poco familiari e un uomo che è suo marito che non riconosce pienamente come suo marito. Lui, freddo e distaccato, non incoraggia di certo la memoria di Jennifer ad appigliarsi a qualche ricordo dimenticato. Era felice e innamorata come le dicono tutti? Qualcosa non si incastra nel grande puzzle che è la vita di questa donna. Poi all’improvviso trova una lettera, nascosta tra le pagine di un libro e qualcosa si apre dentro di lei. Un vaso di pandora ricco di ricordi frammentati che Jennifer da lì in poi cercherà di mettere insieme e dargli un significato.






Le storie di Ellie, alle prese con una relazione non ben definita con uomo sposato e Jennifer Stirling, una donna costretta a seguire le regole imposte dalla società del suo tempo che non vedevano di buon occhio una donna adultera, si connettono. Capitolo dopo capitolo, vedremo come la determinazione di Ellie con l’aiuto del suo nuovo amico archivista Rory, la porterà a ricostruire una storia d’amore di altri tempi ma sempre attuale. Una storia proibita ma terribilmente giusta. A scoprire il coraggio che ci vuole nell’amare un’altra persona contro i pregiudizi degli altri. Ieri come oggi.



“I loro occhi si incontrarono e, in quei pochi momenti di silenzio, lui le disse tutto. Le disse che era la persona più sorprendente che avesse mai conosciuto. Le disse che, quand’era sveglio, era ossessionato da lei, e che ogni sentimento e ogni esperienza provati fino ad allora erano piatti e privi di importanza in confronto all’enormità di tutto questo.

Le disse che l’amava.”



Vi parlo ancora adesso con il cuore in gola. Questo era un romanzo che volevo leggere da parecchio tempo ma non mi decidevo mai a leggerlo. È stato sepolto nella mia TBR per parecchio tempo prima che mi ricordassi di lui. Un po' come la storia stessa del romanzo, di queste lettere rimaste sepolte sotto strati di polvere nell’archivio di un giornale. Complice l’uscita della pellicola, mi sono finalmente convinta a leggerlo e quindi eccomi qui, ancora con gli occhi lucidi per parlarvi delle emozioni che questo romanzo mi ha regalato.



Lasciatemi dire che solo il fatto che il libro che si apre ad ogni inizio capitolo da una lettera d’addio che sia un sms o una mail, ha già reso la lettura super emozionante per me. Ho subito il fascino che hanno su di me le vecchie lettere scritte a mano. Il profumo di qualcosa di prezioso. Un linguaggio che a parere mio andrebbe riscoperto.



“«Secondo te, perché nessuno scrive più lettere d’amore come questa?» gli chiede invece, tirandone fuori una dalla borsetta. «Voglio dire, sì, ci sono i messaggini e le email e cose del genere, ma nessuno usa più questo linguaggio, no? Nessuno si esprime più come il nostro amante misterioso.»”


Mi sono lasciata completamente trasportare dalla magia intrinseca di questo romanzo. Un viaggio nel passato alla scoperta di un sentimento puro e travolgente tra due persone che si sono trovate e hanno dovuto lottare contro le consuetudini del loro tempo. Il ritratto di una donna, la protagonista Jennifer Stirling, che ha avuto il coraggio di combattere per ciò che desiderava a prescindere dall’esito non sempre fortunato dei suoi gesti dettati dall’amore verso quest’uomo. Un uomo che mi ha stupito piacevolmente perché su carta riesce ad esprimere sé stesso e i suoi sentimenti con semplicità e tanta sincerità.

Questo è un romanzo che ci porta nella magia di un luogo dimenticato: l’archivio di un giornale. Un posto che ha inevitabilmente quell’odore caratteristico di storie vecchie e smarrite. Come una biblioteca o una libreria sa trasmettere una sensazione di casa. Un luogo che custodisce nel suo ventre storie che aspettano solo di essere raccontate. Un angolino perduto che mi sono ritrovata come Ellie a voler scoprire. Dove anch’io mi sarei voluta immergere e perdere per sempre.



"Anche se adesso non ci sono giornali, l’aria è intrisa dell’odore biscottato di carta vecchia. Le sembra di sentire, con la fantasia, gli echi delle storie passate che permangono nell’atmosfera, centomila voci che non si sentono più. Vite cambiate, perdute, distorte dal destino. Nascoste in cartelline che probabilmente nessuno vedrà più per altri cent’anni.

Vite che aspettano di essere risvegliate da un qualche incidente, da una coincidenza casuale."

La storia tocca le corde del cuore ed è magistralmente costruita tra presente e passato, luoghi di enorme fascino come la Riviera o come la stessa Londra. Un romanzo che come dico spesso io per le letture che sanno entrarti dentro, profuma di buono. Una storia d’amore che è attuale, in cui il lettore può immedesimarsi e comprendere il complicato sentimento dell’amore che tutto muove.

Vi dico che subito dopo aver finito il libro non potevo più aspettare e mi sono tuffata a vedere il film. Stavolta vi beccate anche una recensione cinefila. Contenti? È inutile che vi dica che ci troviamo davanti al tipico dilemma di noi lettori: Meglio il libro o il film? In questo caso il libro è decisaemente meglio della pellicola cinematografica. I personaggi nel libro come nella pellicola sono ben caratterizzati e la scelta del cast non poteva che essere migliore di così. Quello che mi fa storcere sempre il naso è la velocità con cui scorrono le scene sullo schermo che nel libro invece riesci a gustarti meglio, in maniera più intensa. Rimane comunque un bel film che ha saputo catturare i momenti clue del romanzo e renderli vivi davanti ai nostri occhi. Quindi vi straconsiglio di leggere questo romanzo e subito dopo di gustarvi il film. In quest’ordine, mi raccomando. Alla prossima!












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