Cari amici lettori,
è in uscita il prossimo 27 settembre grazie a Piemme l'historical romance "I girasoli di Kiev" di Erin Litteken. Una grande saga familiare che racconta il destino di una nazione e i destini dei singoli contro il nemico più grande: la storia.
Titolo: I girasoli di Kiev
Autrice: erin Litteken
Editore: Piemme
Genere: Historical romance
Uscita: 27 settembre
Pagine: 352
C'è un posto a Kiev dove crescono ancora i girasoli. E nulla, neanche i ventitempestosi della Storia, potrà spezzarli.
È il 1934 e per Katya, ora che la fattoria di famiglia vicino Kiev non esiste più, c'èun solo posto dove trovare pace: il fazzoletto di terra miracolosamente scampatoalla collettivizzazione sovietica, dove con la sorella Alina amava coltivare igirasoli. Era il loro gioco e il loro piccolo segreto. Sembrano passati secoli, masolo pochi anni prima, quel giorno di primavera al matrimonio della cugina, ilmondo di Katya era perfetto: sedici anni, il vestito più bello e le trecce legate intesta alla maniera tradizionale, la mamma, il papà, Alina... e Pavlo, l'amico disempre che proprio quel giorno le aveva confessato il suo amore, e con cui Katyaaveva sognato mille cose. Ora non esiste più nulla: i suoi genitori, Pavlo, Alina,non c'è più nessuno, l'Ucraina è in mano ai sovietici, e per piegare la nazione alsuo volere Stalin ha escogitato un piano crudele, passato alla storia comeHolodomor, il genocidio per fame che uccise milioni di ucraini, e che il mondo hadimenticato. Solo i girasoli, oggi, sono ancora lì, pronti a seguire il sole e aindicarle la strada...
Girasoli. È di questo che continua a parlare Bobby, l'amata nonna di Cassie, conquella strana lucidità delle persone ormai molto, molto anziane. Da quandoCassie ha perso suo marito, insieme alla piccola Birdie si è trasferita dalWisconsin in Illinois, per stare con Bobby - così l'ha sempre chiamata, dababuška, la parola ucraina per "nonna". È da lì che arriva Bobby, emigrata inAmerica dopo la guerra, ma di quel mondo e di quel passato non ha mairaccontato nulla. Ma quando Cassie trova per caso un diario dalle pagine fittescritte in ucraino, capisce che è arrivato il momento. Il momento di scoprire checosa c'è nel passato doloroso di sua nonna, qual è il segreto che si porta dietro,perché nel sonno continua a ripetere un nome - Alina - e quella parola: girasoli...
È il 1934 e per Katya, ora che la fattoria di famiglia vicino Kiev non esiste più, c'èun solo posto dove trovare pace: il fazzoletto di terra miracolosamente scampatoalla collettivizzazione sovietica, dove con la sorella Alina amava coltivare igirasoli. Era il loro gioco e il loro piccolo segreto. Sembrano passati secoli, masolo pochi anni prima, quel giorno di primavera al matrimonio della cugina, ilmondo di Katya era perfetto: sedici anni, il vestito più bello e le trecce legate intesta alla maniera tradizionale, la mamma, il papà, Alina... e Pavlo, l'amico disempre che proprio quel giorno le aveva confessato il suo amore, e con cui Katyaaveva sognato mille cose. Ora non esiste più nulla: i suoi genitori, Pavlo, Alina,non c'è più nessuno, l'Ucraina è in mano ai sovietici, e per piegare la nazione alsuo volere Stalin ha escogitato un piano crudele, passato alla storia comeHolodomor, il genocidio per fame che uccise milioni di ucraini, e che il mondo hadimenticato. Solo i girasoli, oggi, sono ancora lì, pronti a seguire il sole e aindicarle la strada...
Girasoli. È di questo che continua a parlare Bobby, l'amata nonna di Cassie, conquella strana lucidità delle persone ormai molto, molto anziane. Da quandoCassie ha perso suo marito, insieme alla piccola Birdie si è trasferita dalWisconsin in Illinois, per stare con Bobby - così l'ha sempre chiamata, dababuška, la parola ucraina per "nonna". È da lì che arriva Bobby, emigrata inAmerica dopo la guerra, ma di quel mondo e di quel passato non ha mairaccontato nulla. Ma quando Cassie trova per caso un diario dalle pagine fittescritte in ucraino, capisce che è arrivato il momento. Il momento di scoprire checosa c'è nel passato doloroso di sua nonna, qual è il segreto che si porta dietro,perché nel sonno continua a ripetere un nome - Alina - e quella parola: girasoli...
"Un debutto potente e commovente. La tragica storia dell'Ucraina raccontata in questo romanzo riecheggia dolorosamente ciò che accade oggi, e a ogni pagina lo spirito di questo popolo illumina la narrazione, fiero e indistruttibile. I girasoli di Kiev è una lettura trascinante e, ancor più in questo momento, importante."
Kate Quinn
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