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venerdì 7 luglio 2023

Recensione "Hotel 21" di Senta Rich

 


Cari amici lettori,

oggi vi parlo di HOTEL 21 , romanzo d'esordio di Senta Rich, uscito il 6 giugno per Garzanti. Un romanzo perfetto per chi ha amato "Eleanor Oliphant sta benissimo", ma soprattutto per chi si sente sempre fuori posto, per chi pensa che la felicità sia fatta per tutti tranne che per sé. Per chi, come Noelle, cerca negli oggetti degli altri un pezzo della loro vita, e in questa storia troverà invece un frammento della sua. Perché abbiamo tutti qualcosa di cui ci vergogniamo, per cui vorremmo chiedere scusa, per cui abbiamo rimpianti. Eppure, con dei veri amici accanto, il passato fa meno male e il futuro non fa più così paura.




Titolo:
 Hotel 21
Autrice: Senta Rich
Editore: Garzanti
Genere: Contemporary romance
Uscita: 6 giugno
Pagine: 312


Noelle si sfila la divisa da cameriera e apre il suo baule segreto. Dentro ci sono tutte le cose che ha rubato. Noelle è una ladra, ma ruba oggetti insignificanti, di cui nessuno denuncerebbe la scomparsa. Davanti a sé ha pinzette, bottoni e fazzoletti che per lei valgono più di qualsiasi diamante. Ognuno di questi oggetti racchiude la storia della persona cui è appartenuto. Quando li prende tra le mani, Noelle sente di stringere pezzettini delle vite degli altri. Vite più felici della sua, che felice non potrà mai essere perché quella possibilità le è stata strappata quando era molto piccola, e niente potrà cambiare le cose. Quelle, invece, sono vite che hanno riso, pianto, che forse hanno amato. E ora sono sue, che le emozioni non riesce provarle. Noelle di lavoro fa le pulizie e oggi ha cominciato in un albergo nuovo. È abituata ai primi giorni. Cambia hotel continuamente. Non può rischiare di rimanere troppo a lungo nello stesso posto o qualcuno prima o poi finirà per accorgersi di quello che fa. Ancora non sa che all’hotel Magnolia la sua vita cambierà per sempre. Perché le sue nuove colleghe non hanno alcuna intenzione di lasciarla fuggire. Nemmeno dopo aver scoperto il suo segreto…


Sono subito sincera! All'inizio ho avuto qualche difficoltà nell'approcciarmi a questa lettura ed entrare nella storia perché ho trovato il libro un tantino lento. Caratteristica che è rimasta per tutta la durata della lettura ma, in qualche modo, sono riuscita a prendere il ritmo ed eccomi qua che ve ne parlo... 

Hotel 21 è un libro toccante e delicato, con personaggi indimenticabili. Una storia insolita che parla di vita, di crescita, su come affrontare le nostre paure e sul potere della sopravvivenza.
Protagonista è Noelle, una giovane donna che cresce subendo abusi da parte della madre. A diciassette anni decide di andare via di casa, di non guardarsi più indietro e di cavarsela da sola lavorando come donna delle pulizie negli hotel, dove prende dagli ospiti oggetti che molto probabilmente non gli mancheranno. Noelle segue sempre lo stesso schema, che sembra funzionare alla perfezione. La sua routine, ben collaudata nel tempo, è quella di impressionare sin dal primo giorno tutto il personale e far vedere che si può fidare di lei. In questo modo, Noelle, ha la strada spianata, così da poter rubare quanti più oggetti dagli ospiti e andare avanti prima che qualcuno inizi a sospettare di lei. 

"Devo assicurarmi che tutte le persone con cui lavoro in ogni hotel mi apprezzino e mi rispettino, e alla svelta. Devo piacere e ispirare fiducia all'istante, nel caso in cui venisse sporto un reclamo nei miei confronti prima del previsto."



Nessuno ha mai sospettato che Noelle rubi e appena gli ospiti sporgono le lamentele, lei prende e, con una scusa, se ne va per prendere il posto in un altro hotel e ricominciare. Questo per Noelle significa non stringere amicizie e non dare confidenza alle sue colleghe. In qualche modo è riuscita a costruirsi vari alter ego, per poi tirarli fuori al momento opportuno quando l'occasione lo richiede.

Tutto cambia però quando inizia a lavorare nel hotel numero 21. Qui fa la conoscenza di un gruppo di cameriere e in particolare di Phil, che andrà a scombussolare la vita di Noelle e a sostituire la sua compulsione a rubare. 

"Sto vivendo un incubo. Non riesco ad andarmene, non riesco a portare via niente e non riesco a togliermi Phil dalla testa."

Al Magnolia, cioè l'hotel n.21, una struttura a cinque stelle di Londra, le cose iniziano ad essere diverse. Noelle per la prima volta infatti, comincia a costruire dei legami sinceri con le altre addette alle pulizie. Sono donne accoglienti che si sostengono a vicenda e fanno sentire Noelle parte di qualcosa, parte di un luogo a cui appartenere.
Noelle non si è mai stabilita in maniera fissa da nessuna parte per lungo tempo e le uniche case che ha mai conosciuto, sono gli innumerevoli hotel in cui sosta per lavorare e appropriarsi di “pezzi della vita altrui”.


"Prendi qualcosa perché ami la sensazione di conquista che ti dà, non perché vuoi possedere un oggetto costoso."

In lei c'è molta tristezza e solitudine. Non ha mai avuto dei veri legami sia nei luoghi dove ha vissuto sia con le persone che ha incontrato. Si è sempre costruita muri enormi, invalicabili, tra sé e tutto quello che la circonda.
Man mano Noelle riesce ad uscire fuori da dietro queste mura e vederla abbattere piano piano questa sua corazza, riscalda veramente il cuore e l'anima.
La sua storia è una sorta di puzzle piuttosto complesso. Noelle afferma di rubare perché le piace, perché le dà adrenalina ed emozioni, ma la verità, in realtà, è un qualcosa di molto più contorto. Lei non ruba e si tiene a distanza per cattiveria, ma è il solo modo che conosce per mantenersi in equilibrio e al sicuro. 


"Io lavoro in hotel finché ci riesco e poi passo oltre. La mia vita è questa, indipendentemente da quanto io possa sentirmi sfinita o emotiva. Niente la cambierà mai."

Noelle è un personaggio accattivante, profondo, oscuro, tortuoso e sicuramente imperfetto, ma non si può fare a meno di fare il tifo per lei.
Il romanzo è raccontato dal punto di vista di Noelle e passa dal presente, quindi dal suo lavoro all'hotel n.21, ai suoi ricordi passati. Ci fa conoscere la sua turbolenta infanzia, dove vengono descritte attraverso dei flashback, scene di abusi e di abbandono da parte della madre, ma anche del suo tempo passato in altri hotel e il suo modus operandi. Tutto questo ci fa capire il perché Noelle sia un personaggio abbastanza eccentrico.
Ho adorato il suo percorso di vita; è stato come vederla crescere e cambiare pagina dopo pagina.
A fare da cornice alla storia di Noelle, ci sono le vicende delle altre donne delle pulizie che hanno dato voce a tutte quelle persone che lavorano negli hotel che vengono trascurate, oberate di lavoro e poco apprezzate, che sono sempre viste ma mai realmente ascoltate.
Le loro storie, infatti sono avvincenti e indimenticabili: Gaby che deve affrontare e lottare con la tossicodipendenza di suo figlio; c'è Mali, che non permetterà che il suo disturbo ossessivo compulsivo intralci i suoi piani, cioè diventare manager un giorno; c'è Phil... Donne forti ed emotivamente complesse impossibili da dimenticare. 
L'umanità di tutti i personaggi viene fuori in maniera naturale e l'amicizia, il sostenersi l'una con l'altra e un pizzico di umorismo, rendono la lettura piacevole e commovente.
Quella di Noelle è una storia di solitudine, ma anche della scoperta di una vera amicizia come chiave per la sua guarigione. Peccato per il finale troppo frettoloso... avrei preferito qualche pagina in più.




















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