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venerdì 20 novembre 2015

Recensione di "Golden Girl" di Candace Bushnell


Care amiche,

oggi vi parlo di GOLDEN GIRL di Candace Bushnell, la creatrice di Sex and the City, uscito il 3 novembre grazie alla Piemme, che ringrazio per avermi inviato l’ebook.







Titolo:
Golden Girl

Autore: Candace Bushnell
Uscita: 3 novembre 2015
Editore: Piemme
Genere: Romance




Monica è dappertutto a New York: l’intera città è tappezzata di cartelloni pubblicitari da cui lei ammicca sorridente, in bilico su tacchi altissimi, felice e bellissima. Tutte vorrebbero essere Monica, la ragazza d’oro che ha conquistato Manhattan: tutte tranne Pandy Wallis. Perché Pandy l’ha inventata, Monica: ha scritto i libri e i film che la vedono protagonista, ha ceduto i diritti a marchi di abbigliamento e di profumi. Ma di questa ragazza perfetta con le sue storie d’amore perfette, Pandy ora non ne può più... Anzi, ha deciso di smettere di scrivere le sue storie – anche perché la sua vita, con il recente divorzio, è ferma a un punto morto, e lei è decisa a voltare pagina. Peccato che né l’industria editoriale, né quella cinematografica siano disposte a uccidere Monica e perdere milioni di dollari. Non solo: per riprendersi la sua vita, Pandy dovrà fare i conti con SondraBeth, l’attrice che impersona Monica...Tra equivoci, litigi, cattiveria tutta femminile e molto umorismo, Pandy e SondraBeth diventeranno le perfette nemiche-amiche. Ma proprio la loro guerra consentirà a entrambe di ritrovare un pezzetto di se stesse e, lungo la strada, anche una buona dose d’amore.











Allora premetto che sono rimasta delusa da questo libro, forse per le aspettative che avevo, non lo so. Quello che so sicuramente è che mi è sembrato per tutto il tempo di leggere una sceneggiatura cinematografica invece che un libro.
Già dall’inizio della storia c’è una grossa confusione che, per capire bene, sono dovuta ritornare indietro e rileggerlo per tre volte. Questo perché ci sono troppi dialoghi e troppi personaggi dalle diverse personalità che non riuscivo a percepire proprio il senso dei discorsi: chi parlava? chi domandava? chi rispondeva?…Boh…sono rimasta così con un grosso punto interrogativo. Ma andiamo per ordine.
Protagonista della storia è la scrittrice PJ Wallis – Pandy, arrivata al successo per aver creato il personaggio di Monica tanto che dai suoi libri ne sono derivati anche due film. Il personaggio di Monica ben presto diventa una sorta di simbolo in cui tutte le ragazze vogliono riconoscersi, tutte tranne Pandy però che si ritrova una spettatrice della sua stessa creazione, privandola della sua identità. Inoltre perde tutto per colpa di suo marito, chef fallito e indebitato fino al collo, che approfitta della situazione economica privilegiata di lei per portarle via tutto. In realtà Pandy è stanca di questa situazione e soprattutto di Monica tanto che prova a scrivere qualcosa di diverso, ma tutto quello che la circonda sembra volere sempre e solo Monica. Posso dire che è come se la vita di Pandy e di Monica andassero pari passo, tanto che a volte non si capisce bene chi è l’una o chi è l’altra. Inoltre la nostra scrittrice è circondata da uno stuolo di amiche con le quali festeggia proprio il suo divorzio affondando tutti i dispiaceri nell’alcol: via l’ex marito, via la figura di Monica, via il rifiuto del suo nuovo romanzo e soprattutto via l’amicizia con SondraBeth. Ci siete fino a qui? Lo spero!!!! Chi è SondraBeth vi starete chiedendo? Per spiegarlo dobbiamo fare un salto temporale a nove anni prima, e cioè a quando Pandy vede l’immagine di un cartellone pubblicitario dove viene ritratta appunto SondraBeth…(un altro nome più semplice no?)


“La macchina girò l’angolo e Pandy dette un ultimo sguardo al cartellone, con la risata che terminava con le lacrime. E per la prima volta da molto tempo ripensò a com’erano le cose nove anni prima, quando tutto era nuovo ed emozionante.”

Andiamo avanti.
Pandy quindi si trova a Los Angeles per trovare il volto che potrà interpretare Monica sul grande schermo e nel vedere appunto la sopra citata modella, decide che deve essere lei ad avere il ruolo della protagonista. Conosciutesi, le due diventano immediatamente amiche inseparabili tanto che verranno anche chiamate PandaBeth ( aiutoooooooooo!!!). SondraBeth, si immerge completamente nel ruolo di Monica tanto che sente di essere proprio lei vivendo quasi come il personaggio che interpreta. È talmente tanta l’affinità tra Pandy e SondraBeth che le due condividono tutto, si raccontano le loro cose, si divertono insieme…e parecchio, fino a quando non fa la sua comparsa un attore, Doug che, con il fascino tipico che hanno tutti gli attori, riesce a dividere le due amiche.





Infatti le due iniziano proprio due vite separate: Pandy inizia a frequentare nuovi amici e scoprirà della relazione tra SondraBeth e Doug dai giornali; ma Pandy in questo periodo incontrerà quello che poi diventerà suo marito: Jonny Balaga, chef di cucina francese, divenuto famoso con le sue sole forze che Pandy già conosceva tramite le riviste. Il loro incontro del tutto casuale li porteranno l’uno nelle braccia dell’altro. E poi cosa sarà accaduto alla nostra Pandy?





Bè vi dico che forse l’unica cosa che ho apprezzato veramente del romanzo è la parte finale, che mi ha fatto riflettere e mi ha davvero anche fatto sorridere in un certo senso. Però per il resto la storia a mio avviso non ha funzionato. Mi sono posta anche molte domande del tipo: forse cercavo un qualcosa che cancellasse le precedenti protagoniste di Sex and the City? Forse la Bushnell voleva descrivere il rapporto scrittore e del suo alter ego magari qualcosa che le è capitato anche a lei? Forse voleva riportare ancora una volta la stessa tematica sull’amicizia e sul fatto che le donne non hanno bisogno degli uomini? Tante domande a cui non riesco a collocare una risposta ben precisa…Allora mi sono anche chiesta:” Sara forse non hai capito nulla”. Ci può stare benissimo anzi spero sia così care amiche. La mia impressione è che il romanzo scorra molto lento e se mi posso permettere anche banale e solo, ripeto, l’ultima parte, la narrazione diventa accattivante grazie ad episodi divertenti ma nello stesso tempo anche molto riflessivi.


“Perché il lieto fine con un uomo non sarà mai il mio lieto fine. E non sarà neanche quello di Monica. Ma va bene così, perché non è detto che il lieto fine sia lo stesso per ogni donna. E non deve comprendere necessariamente un uomo.”


Sicuramente prevale il tema dell’amicizia e sul come rimanere se stessi, non lasciandoci influenzare dai soldi o dal successo e far finta di essere ciò che non siamo, ma devo ancora decidere si mi è piaciuto come è stato sviluppato il tutto. Altra pecca, sempre a mio parere, è che il romanzo è stato scritto in terza persona quindi: dialoghi, tantissimi personaggi che si intrecciano, attori, modelli sexy, registi, case di produzione, case editrici, feste, sfarzo ecc…Risultato? Un grande caos che non dà spazio ai sentimenti. Questo libro infatti non mi ha lasciato nulla, tutto superficiale e finto. E questo anche a causa della scelta stilistica che non permette al lettore di immedesimarsi nella storia rendendo il tutto freddo e patinato, di poco spessore. Come dicevo sopra è come leggere un copione pronto per portarlo sul grande schermo ed io ho perso molte volte il filo conduttore.
Vi invito comunque a leggerlo perché mi piacerebbe avere anche un riscontro da parte vostra, per capire se siamo sullo stesso parere.



 

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