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mercoledì 2 dicembre 2015

Recensione "I Tuoi Occhi Sono Qui" di M.S.


Cari amici lettori,

in uscita oggi 3 dicembre I TUOI OCCHI SONO QUI, di M.S. e voglio parlarvi proprio di questo romanzo, non prima però di aver ringraziato l’autore che, ancora una volta, mi ha permesso di leggerlo in anteprima.


“Una storia d'amore intensa, struggente, per vedere oltre quello a cui ci troviamo di fronte ogni giorno. “













Titolo:
I tuoi occhi sono qui

Autore: M.S.
Uscita: 3 dicembre 2015
Genere: Romance
Editore: self published




Giò non ha più un volto. Non incontra più nessuno, non vuole essere giudicata per quello che è diventata, per il mostro che è di fronte agli occhi di tutti.
Dave è un’oculista che ha perso la voglia di andare avanti, di cercare la felicità.
Non si conoscono e l’unica motivazione che li tiene ancorati alla vita sono i loro figli. Solo dalla loro spontaneità nasce il primo incontro tra i loro genitori: “Le persone ferite si curano meglio a vicenda”.
Tutti portiamo delle maschere, tutti abbiamo dei segreti che ci hanno reso quello che siamo. Tutti abbiamo la pelle diventata più dura, pronta a subire altre ferite. Solo pochissime volte si incontra la persona capace di vedere oltre la maschera, oltre il segreto, oltre la dura scorza cresciuta nel tempo.
Ma la domanda è una sola: avremo il coraggio di vedere questa bellezza?













La potente penna di M.S. Non lo dico tanto per dire ma perché è quello che realmente penso. Ancora una volta, l’autore, ci ha regalato una storia dalle tinte forti, dove i sentimenti e le emozioni, vengono messe a nudo in modo straordinario. Un continuo palpitare, pagina dopo pagina, non solo per la storia che pian piano prendeva forma, ma per il messaggio che vuole trasmettere.

Il romanzo, si ricollega al racconto breve “COME GRILLI E STELLE” (qui recensione) che M.S.  ha pubblicato quest’estate. La storia però si evolve completamente, facendo un salto temporale di 15 anni, dove ritroviamo il protagonista Dave che ha una figlia adolescente, che vuole aiutare la madre del suo amico Tommaso, Giò o Michol. A voi la scelta. Mi chiedete il perché? Bè perché Michol non si fa chiamare così da molto tempo, perché la sua vita è cambiata in modo drastico in tutti i sensi. Lei aveva tutto e in un attimo quel tutto si è trasformato in un mucchio di cenere. Michol non esiste più, ora c’è Giò, una persona diversa che si nasconde dietro ad una maschera. Le sue cicatrici non hanno solo sfregiato la sua anima, ma anche il suo volto, ora sfigurato a rivelarne la gravità. Gli sguardi degli estranei che prima erano solo di ammirazione, ora sono pieni di ribrezzo e compassione, per una donna segnata per sempre da un destino che non ha voluto. Indossa la maschera anche per proteggere suo figlio Tommaso dai suoi coetanei affinché non lo definiscano più come “il figlio del mostro”. Un mostro, è questo che vede Giò le rare volte che si guarda allo specchio.






“Lei era il mostro. I mostri si uccidono, non diventano principi o principesse. I mostri si eliminano.”

Solo in un posto può essere la vera se stessa e sentirsi protetta: nel suo laboratorio. Un mondo tutto suo, fatto di colori e tele dove aggiusta quello che il tempo ha marchiato. Nel suo laboratorio è libera, non deve indossare maschere che sono appese però su una parete, sempre pronte a ricordarle la realtà. Qui è semplicemente lei che riporta alla luce la bellezza. Quella bellezza che lei aveva usato tempo prima come arma per ottenere tutto quello che voleva, perché tutta la sua vita si era sempre basata sul suo aspetto fisico. Ora invece, basta un momento di sconforto, un ostacolo per arrendersi senza lottare e scappare, perché la fuga è l’unica soluzione possibile.





Giò è diventata dura e fredda e rifiuta tutto ciò che la circonda non amando il confronto con gli altri. La sua àncora di salvezza è suo figlio Tommaso, che cerca in tutti i modi di non farla arrendere. Lui cerca di proteggerla e sa che deve essere forte per entrambi. In fondo a se stesso Tommaso si sente “un piccolo uomo” che deve crescere in fretta rispetto ai suoi coetanei. Ed è proprio per amore di suo figlio che Giò cede e incontra Dave.

Dave è un ‘oculista alla ricerca della felicità dopo che il destino gli ha giocato un brutto colpo. Si definisce una persona “sfuocata”. Tempo prima aveva sistemato la sua vista perché vedeva fuori fuoco gran parte della sua vita. Anche lui ha indossato una maschera per allontanare tutti, persino sua figlia Roan. Ha una sua visione del mondo e per questo ha paura a credere e a fidarsi degli altri fino a quando sua figlia non lo costringe a visitare Giò.




Questo loro incontro, segnerà per entrambi una svolta e la voglia, anche se timorosi, di rimettersi in gioco. Dave è da subito incuriosito da Giò, una donna che vive nella solitudine, che si è emarginata dal mondo, che ha dimenticato il significato della vita. Esattamente come lui.


“Erano anime affini, con ferite aperte da dover rimarginare. Persone sfuocate che cercano il loro modo di vedere il mondo.”

Giò invece vede con occhi diversi Dave, quell’uomo che la guarda come nessuno aveva mai fatto prima. Non si è soffermato ad osservare il suo volto, è andato oltre e senza volerlo ha preso possesso dei suoi pensieri. Entrambi nascondono cicatrici profonde che li hanno per sempre cambiati. Insieme riscopriranno le emozioni celate da tempo che solo un tocco, una carezza, uno sguardo possono provocare.





Una storia intensa che tocca sicuramente un argomento molto forte e attuale come è lo stile di M.S. che propone un quesito molto chiaro e netto: “Indossiamo tutti delle maschere?”. La mia risposta è: “Assolutamente sì!!!”. E lo affermo a gran voce, perché è quello che la società odierna ci impone. Viviamo in un mondo dove l’apparenza, la bellezza e la perfezione sono le uniche cose che contano veramente, dove ci si ferma all’aspetto esteriore e non siamo più abituati a guardare veramente dentro di noi o alle persone.


“La perfezione cambia con il passare degli anni, si sporca, assume altre prospettive, altre forme, altre necessità.”

Giudichiamo senza sapere, senza conoscere o meglio senza la voglia di interessarci pienamente agli altri dimenticando pure noi stessi. E’ molto più facile rimanere indifferenti senza lasciarci coinvolgere, senza mettere in gioco emozioni che potrebbero mettere a nudo le nostre imperfezioni. Allora la maschera ci fa da scudo. Ci protegge e ci dà coraggio per andare avanti, ma sappiamo che dentro ognuno di noi, il vulcano di emozioni prima o poi esploderà, lasciando andare quello che realmente siamo senza nessun compromesso. E ancora più forte sarà l’esplosione se accanto abbiamo una persona che guarda oltre la nostra maschera, che ce la toglie senza che noi ce ne accorgiamo.




Ed è quello che M.S. vuole trasmetterci con questo romanzo: non dobbiamo soffermarci all’apparenza e giudicare solo superficialmente quello che gli altri ci mostrano o quello che noi siamo diventati. Bisogna lasciarsi trasportare dalle nostre emozioni perché prima di tutto siamo umani e non macchine. Le cicatrici che siano visibili o meno, sono parte di noi, sono il nostro bagaglio emozionale che ci rende unici e vivi. Sono come delle pennellate di un pittore mentre dipinge la sua tela: diverse sfumature, diverse intensità, diverse angolazioni ma il risultato finale è qualcosa di magnifico e unico.

Allora perché cambiare ed essere ad ogni costo perfetti? Non è forse più semplice essere solo noi, pregi e difetti, belli e brutti? Saper dare e conoscere quello che il cuore suggerisce, accontentarsi e godere di quello che la vita ci ha donato? Perché cercare la perfezione ad ogni costo per essere accettati e diventare persone diverse da quelle che siamo realmente? A voi le risposte miei cari amici, tante le troverete in questa toccante e struggente storia che M.S. ci ha ancora una volta regalato.




“Niente è perfetto. E’ solo questione di punti di vista.”






 

2 commenti:

  1. Mk piacerebbe molto proseguire la lettura, adoro questo fenere di libri

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  2. Ciao Eleonora, l'attesa è ormai finita ancora poche ore e l'ebook sarà disponibile...poi fammi sapere cosa ne pensi

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