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lunedì 14 ottobre 2019

Recensione "Ti regalo le stelle" di Jojo Moyes



Cari lettori,

oggi vi parlo di "Ti regalo le stelle", nuovo romanzo dell'autrice di Io prima di te, Jojo Moyes, uscito lo scorso 8 ottobre grazie a Mondadori. Un romanzo che ci trasporta in un luogo e un tempo lontani raccontandoci la storia straordinaria di cinque donne che hanno cambiato la vita di molte persone. Venite con me!





Titolo: Ti regalo le stelle
Autrice: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Uscita: 8 ottobre
Pagine: 408


1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky.

Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte.

La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O’Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tantomeno all’uomo che ama.

Alice trova in lei una formidabile alleata, un’amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library.

Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre.









Oggi miei cari amici lettori  ci tuffiamo in una lettura dove il pink power la fa da padrone. Viaggiamo a ritroso non solo nel tempo, ma anche in un luogo dove la natura regna incontrastata e detta le azioni degli uomini, formando i loro caratteri spesso duri e chiusi in se stessi. Dove ci troviamo? Nello stato del Kentucky tra i monti Appalachi, nel periodo della Grande Depressione americana. In questo luogo rurale e considerato il più povero del paese dove i ricchi sfruttano senza ritegno le risorse della natura e dove il tasso di alfabetizzazione tra la popolazione più povera è molto basso, arriva il programma della WPA Pack Horse Library, gestito da donne a cavallo che raggiungono i luoghi più remoti del paese per consegnare libri a uomini, donne e bambini. Questa è la storia di cinque donne straordinarie, protagoniste di questo romanzo  che ci raccontano i loro viaggi in groppa al cavallo tra le montagne del Kentucky, tra pregiudizi e voglia di indipendenza. Insomma, come vi ho già annunciato, un romanzo tutto al femminile.

Ma non perdiamo più tempo, tiriamo le redini e galoppiamo verso un’altra storia indimenticabile della Moyes.

Tutto ha inizio con Alice Wright che dall’Inghilterra arriva a Baileyville, una piccolissima cittadina di minatori. Non proprio la grande metropoli chic in cui sognava di vivere quando ha preso l’impulsiva decisione di sposare il primo americano di bell’aspetto che le è apparso davanti, Bennett Van Cleve. Ma questa era l’unica opportunità per una vita diversa, lontana dalla disapprovazione dei genitori che l’hanno sempre tacciata come troppo esuberante e impulsiva, dei tratti caratteriali non adatti ad una giovane donna inglese del Surrey. Bennett dal canto suo, oltre ad essere un passaporto per un mondo nuovo per la nostra protagonista, è anche giovane e bello ed Alice non può non rimanerne conquistata.

"Alice, dal canto suo, con la prontezza di un uccellino che vede schiudersi la porta della sua gabbietta, esitò per una frazione di secondo prima di dire “Sì, lo voglio” al suo americano deliziosamente abbronzato e oggetto del suo struggente desiderio." 



Giunta dall'altra parte dell’oceano, Alice trova una cittadina poco disposta ad accoglierla e una fredda accoglienza è presente anche nella dimora Van Cleve, non riuscendo a trovare il suo posto e dove viene disapprovata per tutto e da tutti (compresa la governante), ma soprattutto dal suocero che non manca mai di rimproverarla e rimetterla al suo posto. Per Alice sarà dura da mandare giù tutto ciò, ma capisce subito che è meglio non discutere mai e soprattutto non esprimere mai la sua opinione per il quieto vivere.



"Così, a poco a poco, si rese conto di aver semplicemente barattato una prigione domestica con un’altra." 



Le giornate passano lente e sempre più noiose, con incontri con le vecchie signore del posto per un tè o raduni alla chiesa del paese per sentire i prolissi sermoni del pastore. A tutto ciò, aggiungiamo anche la crescente ansia di Alice nel non riuscire ad avere un minimo di rapporto con il marito. Alice si sente proprio come una delle bambole di porcellana della defunta Mrs. Van Cleve, immobile, composta e pronta sempre a sfoderare un sorriso finto di circostanza. Così, un giorno, quando ad un incontro della chiesa viene fuori la proposta di costituire una biblioteca itinerante, Alice è la prima che alza la mano per candidarsi, anche andando contro il volere di suocero e marito. È la sua occasione per sentirsi libera dai giudizi altrui e integrarsi nella vita di questa cittadina che la guarda sempre con sospetto.


"Alice aveva attraversato mezzo mondo per scoprire che, ancora una volta, era considerata non all’altezza. Bene, pensò, se era così che la vedevano tutti, tanto valeva vivere di conseguenza assecondando quel giudizio."



Questa è anche l’occasione buona per farsi delle amiche ed è così che Alice conosce Margery O’Hare, quella che poi capirà essere la sua più grande alleata e amica. Ma chi è Margery?


Margery è una donna indipendente, considerata decisamente troppo libera per molti uomini di Baileyville. Sincera fino al midollo e schietta nel dire ciò che pensa, senza mai nascondersi dietro un dito. Una donna considerata rozza e inopportuna, ma che incarna perfettamente l’esempio di donna emancipata per quel tempo. Margery rifiuta qualsiasi tipo di vincolo, che sia il matrimonio o l’autorità di un padre e vive la vita come meglio crede.





Agli occhi di Alice, Margery è la sua eroina che osserva con ammirazione e rispetto. Per Alice sarà una grande spalla su cui appoggiarsi, soprattutto quando la vita nella dimora Van Cleve diventerà sempre più oppressiva. Una donna resa dura e fiera dalla vita difficile che l’ha irrimediabilmente forgiata, ma che ha saputo rialzarsi e tenere testa a chiunque, soprattutto agli uomini di Baileyville, convinti che la donna debba obbedire al marito e non contraddirlo mai.



"«Sai qual è la cosa peggiore che può capitarti quando un uomo ti picchia?» disse Margery alla fine. 
«Non è il dolore. È la scoperta, in quel preciso istante, di cosa significhi essere donna. Ti rendi conto che non importa quanto tu sia intelligente, quanto tu sia più brava ad argomentare rispetto a loro, quanto tu sia migliore di loro, punto e basta. Capisci che possono sempre e comunque metterti a tacere con un pugno. Così.»" 


Il gruppo delle cosiddette “donne a cavallo”, affronterà ogni tipo di difficoltà pur di consegnare quel prezioso bottino contenuto nelle loro bisacce. Grazie al loro instancabile lavoro, i libri diventano un veicolo non solo di conoscenza: porteranno conforto e gioia in molte famiglie, rendendo meno dura la loro vita e in qualche modo cambiandogliela irrimediabilmente.





Le bibliotecarie della Packhorse Library saranno naturalmente additate e disapprovate da molti altri, diventando capro espiatorio di tutti i problemi della città e forse questo avrebbe potuto fermare la loro corsa al galoppo. Ma ricordiamoci che sono donne e le donne se rimangono unite, non le ferma nessuno.





Una storia unica ed emozionante, questo è stata per me Ti regalo le stelle. E potrei aggiungere altri due o tre aggettivi ancora. Mi sono lasciata trascinare per giorni nelle avventure di queste giovani donne in sella fra le montagne del Kentucky e avrei voluto essere parte di loro e del loro straordinario lavoro. Non ho potuto che rimanere estasiata dalla profonda lealtà e dal grande senso di amicizia insito in queste cinque donne. Tra questo incredibile gruppo, Margery O’Hare è sicuramente quella che spicca e splende di più e mi sono lasciata affascinare da ogni tratto e particolare di questa donna fiera e decisa. Lei, in questa storia è il faro di speranza per le altre donne e anche nelle difficoltà riesce sempre a trovare una soluzione.




Altro personaggio centrale è quello di Alice  che seppure meno forte caratterialmente rispetto a Margery, ha saputo conquistarmi. Una donna che con fatica e grazie all’aiuto delle sue amiche bibliotecarie, in particolare di Margery, riesce a rinascere e a raggiungere nuove consapevolezze del suo essere donna. Alice è in questo libro un esempio di determinazione e bontà infinita, che non penseresti mai di trovare in una donna ben vestita di pizzi e merletti e con un elegante accento inglese. Mai giudicare troppo presto.


"Si era guadagnata ogni livido e ogni vescica, aveva costruito una nuova Alice sull’impalcatura di un’altra sé stessa nei cui panni non si era mai sentita del tutto a suo agio." 



E poi, anche se non le ho menzionate, ci sono le altre tre protagoniste di questa storia, le altre tre bibliotecarie, le cui storie sono in secondo piano rispetto a quelle di Margery ed Alice  ma non per questo sono meno importanti. Le loro vite di donne ferite dalla vita e dagli uomini concorrono a creare questo straordinario quadro di vita vera.


Ti regalo le stelle è un romanzo completo, che spazia su diverse tematiche mantenendo centrale quello dell’indipendenza femminile e che sa entrarti dentro, permettendoti di fare tuo ogni messaggio positivo voglia mandarti. Questa è una storia sull’incredibile forza delle donne che riescono sempre a trovare per poi ritornare a vivere. Una storia basata su fatti reali di donne che hanno offerto un servizio alle loro comunità in un periodo difficile per l’America e soprattutto in un luogo ancora più difficile.

La Moyes ha per l'ennesima volta fatto centro. Oramai è una garanzia leggere i suoi libri, perché ha la grande capacità di saper sempre raccontare qualcosa di nuovo e unico nel panorama della letteratura con uno stile impeccabile che arriva dritto al cuore dei suoi lettori. Ti regalo le stelle è un libro che ti rapisce dalle prime pagine, coinvolgendoti sempre più e lasciandoti con una lacrimuccia di commozione e un sorriso per la consapevolezza di aver ricevuto un regalo. E allora innamoratevi anche voi di questa storia, correte a leggerla!






1 commento:

  1. Ho letto il libro e ne sono stata molto colpita. Una storia bellissima!

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