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sabato 14 novembre 2015

Recensione "Tutto Quello Che Siamo" di Federica Bosco


Care amiche,

oggi vi parlo di Tutto quello che siamo, il nuovo romanzo di Federica Bosco, uscito il 27 ottobre grazie alla Mondadori. E’ il primo libro che leggo di quest’autrice italiana e nonostante avevo sentito parlare molto di lei, non ero ancora mai riuscita ad avventurami in una delle sue storie. In realtà però, l’ho sempre osservata da vicino perché sentivo una sorta di alchimia, così a pelle avete presente? Lo prova il fatto che nella mia libreria c’è un altro suo libro “Non tutti gli uomini vengono per nuocere” che devo ancora leggere (non me ne volere Federica). Quando poi è uscito quest’ultimo suo lavoro, ho deciso di buttarmi, anche se come sapete, il genere new adult non è proprio il mio genere letterario preferito, ma contrariamente ne sono rimasta sconvolta.













Titolo:
Tutto quello che siamo

Autore: Federica Bosco
Editore: Mondadori
Uscita: 27 ottobre 2015
Genere: New Adult




Marina ha diciannove anni e una vita molto complicata. Sua madre è morta, e suo padre, un uomo prepotente e autoritario, si è risposato con una donna odiosa che la tratta come Cenerentola. L'unica ragione che la trattiene dal fuggire da casa è il fratellino Filippo, che Marina cerca di proteggere da quella famiglia dissestata a colpi di affetto e ironia. Il suo grande sogno è quello di entrare all'Accademia delle Belle Arti, essendo dotata di un incredibile talento per il disegno, ma non potendo permetterselo, l'unico modo di stare il più vicino possibile a quel mondo è lavorare al bar davanti all'Accademia, dove può osservare gli studenti che fanno la vita che vorrebbe lei e a peggiorare la situazione è innamorata cotta di Christo, uno studente brasiliano bello e scapestrato che viene a fare colazione da lei tutte le mattine senza degnarla di uno sguardo. La sua vita non potrebbe essere più frustrante se si escludono i momenti in cui si chiude in camera a disegnare senza sosta ascoltando i Temper Trap estraniandosi totalmente da quel mondo cupo e senza speranza. Finché un giorno arriva Nic.








“Perché quando le cose nascono storte lo fanno con grande coerenza e continuano così per il resto della vita. E giuro che non mi piaceva per niente sentirmi così, negativa, musona e arrabbiata, ma quando sei abituata a vivere sempre come se ci fosse un allarme bomba, finisci col diventare diffidente. Specialmente se l’allarme bomba suona in casa tua.





Non è molto semplice scrivere una recensione su questo libro, perché sinceramente la storia parla da sola e credo che non abbia bisogno di tanto contorno, ma cercherò di fare del mio meglio. Sono rimasta molto impressionata dalle tematiche trattate dalla Bosco, che ha saputo descriverle sapientemente e con una delicatezza unica. Non ho trovato la classica storia d’amore tra ragazzi con occhi a cuoricino, fiori e romanticismi vari. Federica è riuscita ad andare oltre il confine che mi avevo erroneamente prefissato e a lasciarmi con il magone per tutta la durata della lettura, arrivando alla fine che non vedevo più le parole tanto gli occhi erano pieni di lacrime. Questo perché è un continuo scombussolamento sul piano sentimentale, un completo vortice emozionale che mi ha inghiottita e intrappolata insieme al susseguirsi delle vicende della storia.





Protagonista del libro è Marina, una ragazza di diciannove anni, con una storia molto difficile alle spalle. La vita, infatti, le ha messo davanti la morte prematura di sua madre a causa di una brutta malattia, rimanendo con un padre autoritario, dagli sbalzi di umore improvvisi, difficile da capire e stargli vicino. Inoltre, dopo la morte di sua madre, il padre si è risposato con Ilenia, la classica matrigna con la puzza sotto il naso, sempre pronta a mettere Marina in cattiva luce nei confronti del padre. Marina desidera fuggire da quella casa e da quella vita, ma si trattiene per via di suo fratello Filippo, che conta su di lei e ha bisogno del suo affetto, della sua simpatia e soprattutto gli piace quando Marina gli racconta della mamma - di cui lui non ricorda nulla. Ed è proprio per Filippo, per quell’amore incondizionato che prova per lui, che Marina rinuncia ai suoi sogni. Uno in special modo, giace nascosto dentro al cassetto dei sogni, e cioè quello di frequentare l’Accademia di Belle Arti.


“Se avessi avuto la possibilità di pensare solo a me stessa, e fossi stata sostenuta dalla mia famiglia, sicuramente sarei volata da qualche parte a studiare disegno, a imparare dai grandi maestri, per poi diventare illustratrice e lavorare per le case editrici, gli stilisti, i pubblicitari. Se chiudevo gli occhi riuscivo a immaginarmi in un altro mondo, lontana da tutta quell’ansia, da quella paura costante di sbagliare e di essere sbagliata, ma era proprio quello il grosso problema: una voce nel profondo mi ripeteva che qualunque cosa avessi fatto avrei sbagliato e tutti si sarebbero accorti, presto o tardi, che ero incapace. Come mi era stato insegnato.”


Per non pesare troppo sulle spalle del padre, che le rinfaccia ogni sorta di comportamento e situazione, e per essere indipendente, Marina decide di andare a lavorare in un bar e di aiutare la madre del suo amico Dario, nella sua Boutique, rinunciando a tutti i suoi progetti. Ogni mattina accompagna Filippo a scuola e poi corre al bar dove, oltre che lavorare, spera di preparare il cappuccino senza schiuma per il ragazzo che le fa battere il cuore: Christofer. Christo è un ragazzo brasiliano con i capelli rasta ed è un’artista molto particolare ed egocentrico, con una fila di donne pronte a cadere ai suoi piedi. Anche Marina è molto affascinata da lui, ma sa di non avere molte speranze e infatti rimane sorpresa quando una mattina, trova un foglietto di Christo con scritto il numero di telefono. Per Marina si aprono le porte del Paradiso perché forse per una volta, i suoi sogni, i suoi desideri stanno per realizzarsi.





In realtà Christo si rivelerà una persona completamente diversa da quella che Marina si aspettava restandone delusa e amareggiata finendo dritta dritta all’inferno. Per Marina essere respinta non è una novità perché non ha mai avuto fortuna con i ragazzi. Si affeziona subito agli uomini e la lasciano dopo aver ottenuto quello che desiderano. Christo ne è un’altra conferma.





"Un altro uomo che prima mi calpestava e poi mi dimostrava indifferenza. 



E forse era giusto così. 

Si vede che mi meritavo quello."


Un giorno all’improvviso, incontra Nicholas, un writer appassionato di murales che entra nella sua vita squarciandola come un fulmine a ciel sereno. Lui porta ossigeno e colore a Marina ed entrambi hanno molte cose in comune: primo la passione per l’arte e poi la perdita delle rispettive madri ritrovandosi a condividere la stessa sofferenza. Iniziano ad incontrarsi casualmente; Nic sembra comprendere Marina come nessuno prima aveva mai fatto, ed è perfetto tanto che sarebbe così facile stare con lui vista anche la forte complicità che nasce tra Nic e suo fratello Filippo. Quando è insieme a Nic, Marina è rilassata, spensierata, si diverte e ben presto s’innamora di lui. Anche Nic sembra ricambiare e provare gli stessi sentimenti ma non possono stare insieme perché la vita non ha finito di riservare sorprese.







“Solo Nic mi capiva al volo, solo lui mi dava la sensazione che ci fossero soluzioni e non solo difficoltà. Sentivo solo che mi potevo fidare e affidare.”

Nel frattempo, ritorna dall'Inferno Christo e anche se le cose tra lui e Marina non sono andate bene, ogni volta che lo incontra rimane affascinata dalla sua bellezza crudele cedendo alle sue lusinghe. E ancora una volta si trova davanti ad un bivio dove deve scegliere se combattere per essere felice e riscattare quello che la vita le ha sempre negato, oppure accontentarsi di quello che invece la vita le sta offrendo.





Quando ho deciso di intraprendere questa lettura, pensavo di trovarmi davanti ad una storia scontata, la classica storia tra ragazzi con problemi familiari. Invece mi sono sbagliata e di molto poi perché è un romanzo che racconta una storia di vita molto dura e piena di sofferenza, quella sofferenza che logora dentro, distruggendo, annientando l’animo delle persone. Tutta la storia ruota principalmente ai problemi familiari di Marina con un padre che scarica la propria frustrazione per la vita e per i problemi di lavoro sulla famiglia a discapito di tutti, soprattutto di Marina, alla quale viene molto spesso ricordato quanto sia incapace e stupida nell'affrontare le cose. Purtroppo, quando sua madre era ancora in vita, non è mai riuscita a prendere una sua posizione per il bene dei suoi figli nei confronti del marito. Molto forti e toccanti infatti sono le lettere che Marina le scrive per sfogarsi, accusandola di averla abbandonata e di non essere riuscita a ribellarsi quando era il momento.




Marina è un personaggio molto forte e determinata per i suoi diciannove anni. E’ stata sempre privata dall’affetto e dall’amore della famiglia e quindi lei ha un bisogno viscerale d’amore e si attacca subito ai ragazzi che le dimostrano affetto, aprendo il suo cuore che poi richiuderà a lucchetto quando viene lasciata.


“Avevo imparato che l’amore era una merce di scambio. E se qualcuno era disposto a darmi un po’ di attenzione, allora io ero disposta a dargli il mio cuore.”

Quanti al posto di Marina avrebbero fatto le valigie e mandato tutti a quel paese? Un padre che ad ogni occasione la umilia, risposato con una donna odiosa e arrivista, che non le rende la vita assolutamente facile. Il ragazzo che le piace la usa solo per soddisfare i suoi bisogni e l’altro che sembra interessato a lei, non può darle ciò che lei cerca. E’ sola a gestire questo incubo, e l’unico suo conforto è una vita fatta di chiaroscuro che riporta bene sulla carta. Un mondo tutto suo dove si rifugia e dove può vivere la vita che vuole per lei. Una sorta di “diario segreto di immagini” dove riversa tutte le sue emozioni, odori, sapori e suoni. Tutto è perfetto e logico quando disegna, tutto ha il suo equilibrio e nulla fuori posto. Nonostante la vita le mette davanti ostacoli su ostacoli, Marina vuole cambiare la sua vita e non si scoraggia dalle avversità che le si propongono ed è proprio per questo che è impossibile non affezionarsi a lei ed entrare in perfetta sintonia. Almeno per me è stato così: ho vissuto insieme a lei ogni singolo istante di questa storia, soffrendo e palpitando ad ogni colpo di scena. L’ho tenuta per mano durante gli incontri con Christo e Nicholas. Due ragazzi entrambi bellissimi con storie difficile alle spalle, che portano Marina sull’orlo di un precipizio. Ed è anche per questo che durante la lettura mi sono ritrovata più volte a scuotere la testa e a ripetermi come un mantra  ”Ma come è possibile tutto questo?” Sono addirittura arrivata a non volere andare avanti perché era veramente troppo. Poi mi sono detta che non potevo abbandonare e tradire anche io Marina perché in qualche modo la soluzione c’era e dovevo solo trovarla. E così è stato!!! Oddio mi rendo conto che sembro una pazza, ma amiche mie questo è l’effetto “TuTTa ColPa dEi LiBrI”, provare per credere.





Come dicevo prima, la storia tratta argomenti abbastanza forti, ma l’autrice ha saputo, con uno stile scorrevole, veloce e fresco, descrivere alla perfezione il disagio e il groviglio di emozioni di tutti i personaggi, trascinando il lettore proprio all’interno della storia vivendola in pieno.  E’ riuscita benissimo a caratterizzare ogni singolo personaggio tanto da poterne cogliere le sfumature provocando emozioni contrastanti come amore e odio, per poi arrivare ad un finale che mai e dico mai avrei immaginato. Un bellissimo percorso che fanno tutti i personaggi e per questo il libro è coinvolgente, anche per quel pizzico di ironia che ogni tanto smorza le situazioni descritte. E poi bellissima l’ambientazione di Firenze che fa da contorno a questa storia di una Cenerentola in chiave moderna, dove niente è messo a caso, tutto ha la sua giusta collocazione. Sicuramente un libro semplice ma allo stesso tempo molto profondo che ci grida la voglia di vivere e di combattere per se stessi, spronandoci a non arrenderci anche quando tutto ci rema contro e a riscattarci affrontando e seppellendo i demoni che ostacolano il nostro cammino.







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