Cari amici lettori,
oggi vi parlo di LA VITA IN DUE, l’ultimo romanzo di
Nicholas Sparks, uscito lo scorso 4 luglio per la Sperling & Kupfer. Tema
dominante delle sue storie sappiamo benissimo che è L'Amore. Quell'Amore a cui
Sparks ci ha abituati e che ogni volta è presente nei suoi romanzi come un
tornado in grado di travolgere tutto quello che incontra nel suo cammino. In
questo ultimo lavoro, l'amore è incentrato sulla famiglia in modo particolare
sul rapporto tra un padre, Russell e la figlioletta London, che insieme si
troveranno ad affrontare molte sfide che la vita gli pongono davanti. Con
questo romanzo, Nicholas Sparks si è messo in gioco e ha vinto la
partita. Perché, in La vita in due, ha saputo raccontare non solo la
storia d'amore tra un uomo e una donna, ma la verità di un sentimento tanto
delicato e profondo quanto l'affetto che lega un padre e una figlia.
Seguii il loro sguardo e in quel momento pensai che London fosse la neonata più preziosa nella storia del mondo. Avremo una vita bellissima. Noi due.
A trentaquattro anni, Russell Green ha tutto: una moglie fantastica, un'adorabile bambina di cinque anni, una carriera ben avviata e una casa elegante a Charlotte, in North Carolina. All'apparenza vive un sogno, ma sotto la superficie perfetta qualcosa comincia a incrinarsi. Nell'arco di pochi mesi, Russ si trova senza moglie né lavoro, solo con la figlia London e una realtà tutta da reinventare. E se quel viaggio all'inizio lo spaventa, ben presto il legame con London diventa indissolubile e dolcissimo, tanto da dargli una forza che non si aspettava. La forza di affrontare la fine di un matrimonio in cui aveva tanto creduto. Ma soprattutto la forza straordinaria di essere un padre solido e affidabile, capace di proteggere la sua bambina dalle conseguenze di un cambiamento tanto radicale. Alla paura iniziale, poco alla volta, si sostituisce la meraviglia di ritrovare dentro di sé le risorse che servono per fare il mestiere più difficile del mondo, il genitore. Russ scopre di saper amare in un modo nuovo, di quell'amore incondizionato che non deve chiedere ma solo offrire. E forse per questo potrà anche rimettersi in gioco con una donna alla quale dare tutto se stesso.
A trentaquattro anni, Russell Green ha tutto: una moglie fantastica, un'adorabile bambina di cinque anni, una carriera ben avviata e una casa elegante a Charlotte, in North Carolina. All'apparenza vive un sogno, ma sotto la superficie perfetta qualcosa comincia a incrinarsi. Nell'arco di pochi mesi, Russ si trova senza moglie né lavoro, solo con la figlia London e una realtà tutta da reinventare. E se quel viaggio all'inizio lo spaventa, ben presto il legame con London diventa indissolubile e dolcissimo, tanto da dargli una forza che non si aspettava. La forza di affrontare la fine di un matrimonio in cui aveva tanto creduto. Ma soprattutto la forza straordinaria di essere un padre solido e affidabile, capace di proteggere la sua bambina dalle conseguenze di un cambiamento tanto radicale. Alla paura iniziale, poco alla volta, si sostituisce la meraviglia di ritrovare dentro di sé le risorse che servono per fare il mestiere più difficile del mondo, il genitore. Russ scopre di saper amare in un modo nuovo, di quell'amore incondizionato che non deve chiedere ma solo offrire. E forse per questo potrà anche rimettersi in gioco con una donna alla quale dare tutto se stesso.
Perché ho aspettato tanto per leggere questo libro??? Be', inizialmente avevo programmato di gustarmelo bene durante le ferie, senza avere pensieri di alcun genere che mi potessero distrarre o che so io… Poi in realtà, mi sono resa conto che invece ho temporeggiato per paura… Quella paura incontrollabile che ogni volta mi assale quando prendo in mano un libro di Nicholas Sparks. E sappiamo benissimo tutti il perché… Non fate anche voi finta di niente!!!! Ogni suo libro, ogni sua storia, è in grado di portarci nella condizione di non ritorno… I suoi romanzi raccontati e scritti con molta semplicità, ci fanno respirare quel profumo intenso del North Carolina e farci sognare con le bellissime ambientazione che quel paesaggio offre. A questo, aggiungiamo quel tocco assolutamente romantico e poetico (per cui proprio Sparks viene definito “Il poeta dell’amore”), che caratterizza le sue storie, così intrise di emozioni che non riesci più a capire dove finisce il libro e inizi tu. E poi ci distrugge, ci fa piangere, ci aggroviglia le viscere e ci fa dannare… Ed io lo amo e lo odio per questo… E ancora però leggo i suoi libri… Sono pazza!!!!!!!!!!!!!
Credo che in quest’ultimo lavoro, Sparks si è voluto mettere
un po’ in gioco, raccontando una storia diversa da quelle a cui ci ha abituati
fino adesso. Non si parla solo dell’amore tra un uomo e una donna, ma va oltre.
Con assoluta profondità, ci fa entrare in punta di piedi in casa di Russell
Green e di sua moglie Vivian.
La scena iniziale è idilliaca, descritta minuziosamente.
Russ è un trentaquattrenne sposato con Vivian. La loro vita matrimoniale è
perfetta, ma ben presto viene sconvolta dalla nascita della loro primogenita,
London. Entrambi occupati con i propri impegni lavorativi, Russ e Vivian si ritrovano
ora a cambiare il loro ménage familiare. Vivian decide di licenziarsi e di fare
la mamma a tempo pieno e Russ, invece, dovrà rimboccarsi le maniche per
riuscire ad andare avanti e a far quadrare i conti ora che sono rimasti con il
suo unico stipendio. Lui lavora presso una grande azienda di marketing,
bravissimo nel suo lavoro. Dopo però, anni d’impiego, inizierà ad avere alcune
divergenze con il suo titolare e prende la decisione di licenziarsi. Il più
grande sogno di Russ è stato sempre quello di poter aprire una propria
attività, ma non è facile visti i tempi in cui si sta vivendo. Ci prova
ugualmente anche se i soldi da investire nella nuova attività fanno paura e non
ha nemmeno la piena certezza dei guadagni futuri dopo l’apertura del nuovo
studio. Tutto questo rende Russ un uomo insicuro, preoccupato e esitante. Di
certo Russ, non ha il pieno appoggio di sua moglie Vivian, che oltre ad essere
preoccupata, lo accusa di voler portare lei e sua figlia sull’orlo del baratro
a livello economico. Questa situazione, porta Vivian a riprendere a lavorare
nel suo settore delle pubbliche relazioni e che la porterà a passare molto tempo
fuori casa ma anche fuori città, a volte con viaggi abbastanza lunghi. Per
Vivian, la situazione è entusiasmante, mentre Russ e la bambina London, che ora
ha cinque anni, non ne sono assolutamente felici. Anzi Russ non riesce più a
capire sua moglie: la sente più fredda e riservata, superficiale e scontrosa, con
poca voglia di stare con lui.
"Essere amici non significa conoscersi da tanto tempo. L'amico è quello che entra nella tua vita, dice "Sono qui per te" e lo dimostra."
Russ, però, dovrà affrontare ancora un importante prova che la vita gli
ha messo davanti. Un qualcosa che lo annienterà ma che, allo stesso tempo, ne
trarrà forza e vigore e che porterà per sempre una svolta alla sua vita e a
quella di London.
Ancora una volta, protagonista assoluto è L’AMORE. Quell’amore che solo
Nicholas Sparks sa cogliere e narrare nelle sue migliaia di sfaccettature. Qui
ne possiamo leggere diverse forme: l’amore incondizionato tra padre e figlia,
un amore reale e vero che non ha barriere davanti a sé e che durerà per tutta
la vita; la riscoperta di un amore tra un uomo e una donna che sembrava perduto
ma che in realtà era solo lì dietro al cuore che aspettava il suo momento e che
con un battito torna alla vita; l’amore che ti fa venir voglia di lottare, di sacrificarti,
di desiderare di voler essere importante e migliore e che quindi ti fa
rimettere in gioco l’intera tua esistenza. L’amore assoluto e puro in grado di
squarciare la vita. Quella vita che Sparks racconta in modo semplice e schietto,
e che senza tanti fronzoli, te la fa amare ma anche vedere da un altro punto di
vista, rendendola semplicemente reale. Nei suoi romanzi, c’è sempre la speranza
che ruota intorno alle vite dei protagonisti e anche per noi, poveri lettori,
ormai abituati ai finali strappalacrime di Sparks. Lui però riesce comunque ad
emozionare, sia nel bene che nel male, e anche se alla fine ti senti a pezzi, ecco
che corri in libreria a prendere il suo ultimo romanzo. Una sorta di dipendenza,
una droga o un incantesimo, definitelo come volete, ma sta di fatto che cadiamo
di nuovo e sempre nella sua rete.
"La felicità non può venire dall'esterno. Viene da dentro"
Come in tutti i libri di Sparks, i personaggi sono
molti ma tutti ben caratterizzati. Il pov è di Russ, un uomo comune, sicuramente
non perfetto. Inizialmente per via del suo lavoro, Russ non riesce a stare
molto tempo con la figlioletta London, perdendosi i primissimi approcci di sua
figlia alla vita. Quando poi la situazione si ribalterà e dovrà essere lui a
badare a London, si troverà smarrito ma, ben presto, l’amore incondizionato per
la figlia, lo porterà a costruire un rapporto profondo e indissolubile e si
ritroverà a vivere la sua vita mettendo al primo posto London. London, se all’inizio
non si fidava di suo padre, imparerà a conoscerlo meglio e a sua volta ad amarlo
tanto che non vorrà trasferirsi da sua madre Vivian. Ecco su Vivian dovrei
dirne molte ma mi limito perché non merita tanta attenzione. Sin da subito l’ho
trovata una donna egoista anzi no egocentrica è il termine giusto e alquanto
antipatica e strafottente, sia nei confronti di Russ che soprattutto di London,
ma credo che lascerò a voi il giudizio finale.
Posso dire che anche gli altri personaggi mi sono piaciuti: da Emily che con molta semplicità riesce a far emergere la parte migliore di chi le sta intorno, ai genitori di Russ, persone assolutamente genuine. Ma chi mi ha fatto veramente piangere è stata Marge, la sorella maggiore di Russ, la vera roccia, il perno della famiglia, colei che non si piange addosso e non si abbatte davanti agli ostacoli della vita. E’ il punto fermo per Russ, è colei che gli dà forza. E mi fermooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Posso dire che anche gli altri personaggi mi sono piaciuti: da Emily che con molta semplicità riesce a far emergere la parte migliore di chi le sta intorno, ai genitori di Russ, persone assolutamente genuine. Ma chi mi ha fatto veramente piangere è stata Marge, la sorella maggiore di Russ, la vera roccia, il perno della famiglia, colei che non si piange addosso e non si abbatte davanti agli ostacoli della vita. E’ il punto fermo per Russ, è colei che gli dà forza. E mi fermooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Ho iniziato a leggere il libro sotto l’ombrellone e ben presto mi sono accorta che non lontano da me, anche una signora stava intraprendendo la stessa lettura. Uno sguardo e ci siamo capite… Eravamo vittime e carnefici della storia che avevamo tra le mani.
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