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martedì 19 giugno 2018

Recensione "Il giardino delle rose" di Dot Hutchison, #2 The Collector Series

Cari lettori,

oggi cambio genere parlandovi de "Il giardino delle rose" di Dot Hutchison, secondo capitolo della The Collector Series, uscito lo scorso 24 maggio grazie alla Newton Compton Editori. Poco meno di un anno fa questa serie thriller faceva il suo debutto con "Il giardino delle farfalle", e adesso l'autrice è tornata con un nuovo, terrificante e spaventoso romanzo che segue le vicende della caccia ad un altro spietato seriel killer. Pronti per un pò di brividi di paura?


Titolo: Il Giardino delle rose
Autore: Dot Hutchison
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione: 24 Maggio
Genere: Thriller

Sono passati quattro mesi dall’esplosione al Giardino, dove giovani donne chiamate “le farfalle” erano tenute prigioniere. Gli agenti dell’FBI devono ancora fare i conti con le conseguenze del tragico episodio, aiutando le sopravvissute a ricostruirsi una vita dopo il trauma. Con l’inverno che sta per volgere al termine, per le farfalle si prospettano giorni più lunghi e più caldi per riprendersi. Per gli agenti, invece, l’imminente arrivo della primavera viene annunciato da una scoperta raccapricciante, uno schema che si ripete: vengono ritrovate delle giovani donne morte,
sempre all’interno di una chiesa, con uno squarcio all’altezza della gola e il corpo interamente circondato da fiori. La sorella di Priya è stata una delle vittime, all’epoca dei fatti. Adesso Priya e sua madre vivono da fuggiasche, spostandosi di continuo alla ricerca di un nuovo inizio. Ma quando la ragazza finisce nel mirino del maniaco, il lavoro degli agenti per proteggerla diventa una drammatica corsa contro il tempo…



The Collector Series:

1. Il Giardino delle farfalle,15 giugno 2017 (qui recensione)
2. Il Giardino delle rose, 24 maggio 2017
3. The Summer Children, inedito in Italia





Cari amanti dei thriller, oggi torno a parlarvi di uno dei miei generi preferiti con il seguito de "Il giardino delle farfalle", ovvero "Il giardino delle rose". Vi ricordate?? Un bel thriller psicologico che mi aveva intrigato non solo per le vicende narrate, ma anche per lo stile dell'autrice che non omette nulla e che sa come tenere con il fiato sospeso i propri lettori. Ma veniamo al dunque e andiamo oltre le vicende narrate nel primo volume perché, tenetevi forte, c'è un nuovo serial killer nei paraggi.

Dopo circa quattro mesi dalla scoperta del giardino delle farfalle e delle pratiche avvenute all'interno di questo luogo bellissimo ma sinistro, le persone coinvolte direttamente e non (le farfalle e gli agenti dell'FBI) devono fare i conti ancora con quello che è accaduto e con la verità macabra e spaventosa che è venuta alla luce dopo l'esplosione del giardino. La parte peggiore tocca alle sopravvissute, "le farfalle", che cercano di trovare una qualche forma di normalità nelle loro vite. Inara (Maya per il Giardiniere) e Bliss, due delle sopravvissute del "Giardino", sono forse quelle più forti e motivate a superare tutta questa vicenda dolorosa che le ha cambiate per sempre. Inara, sicuramente, ha sempre dimostrato di essere la più forte di tutte le farfalle, e la corazza che si è costruita per anni, dura da scalfire, la mantiene ancora a galla, nonostante anche lei subisca la forte pressione della vicenda. 

"Come hai fatto a ricostruire te stessa quando i pezzi che hai perso per sempre sono l’unica ragione per cui gli altri ti guardano?"

Ma indispensabile è soprattutto l'aiuto dell'agente speciale dell'FBI Victor Hanoverian e del suo team. Grazie al loro supporto le sopravvissute, e soprattutto Inara e Bliss, hanno trovato un aiuto concreto per rimettere in piedi le proprie vite, anche se sono vite spezzate.




Il tempo saprà guarire le loro ferite e per le sopravvissute si prospetteranno tempi sicuramenti migliori. Le stagioni compiono il loro ciclo e così, dal freddo inverno e dalle terribili vicende del giardino, si passa alla tiepida e dolce primavera che, ahimè, porterà nuovi casi da risolvere per il terzetto di Quantico. Victor e i suoi colleghi, Ramirez e soprattutto Eddison, dovranno fare i conti con un nuovo temibile serial killer, che li terrà molto occupati e che non si farà catturare così facilmente. Insomma, è prevista una lunga primavera per i nostri agenti dell'FBI che se la vedranno con l'ennesimo assassino di giovani donne. 




È lì per un codice personale, sono i suoi principi che lo spingono ad affrontare eventi terribili perché è la cosa giusta da fare. 

È una sua scelta.


I fatti sono alquanto raccapriccianti: le povere vittime di questi omicidi sono giovani donne trovate assassinate in chiese circondate da fiori. I fiori sono lo schema fisso del serial killer: un fiore diverso per ogni nuova giovane vittima. Sedici vittime in totale, e ora, con una nuova primavera alle porte, l'agente Brandon Eddison sa che lui (il seriel killer), chiunque sia, non si fermerà, e il timore che faccia una nuova vittima presto diventerà realtà.



"Non vuole aggiungere un’altra cartella alla pila, un altro nome alla lista. 
Ma non sa che fare per evitarlo. 
È già marzo."


Ma Eddison deve anche preoccuparsi per una giovane ragazza, Priya, sorella di Chavi, una delle vittime di questo serial killer. Lei doveva essere solo quello per Eddison, ma diventa qualcosa di più, un'amica, o meglio, una sorella da proteggere a qualunque costo.
Lei, Priya, dal giorno della scoperta del corpo assassinato della sorella nella chiesetta vicino casa, ha perso la sua luce innata, e il suo mondo perfetto è andato in mille pezzi. Tra incubi che le fanno compagnia quasi ogni notte e gesti distruttivi per sopprimere il dolore, Priya cerca, proprio come le farfalle sopravvissute, di andare avanti. Ma rabbia e dolore lottano continuamente dentro lei senza lasciarla mai in pace.


Ci sono giorni buoni e giorni no, ma dalla sua parte ha una madre forte e combattiva che non le impone mai nulla; e poi c'è Eddison, che non la lascia mai sola nonostante sia a parecchi chilometri di distanza.




Dopo quasi cinque anni dalla morte di Chavi, Priya e sua madre sono diventate delle girovaghe, senza
un posto fisso da chiamare casa. Alla continua ricerca di un nuovo inizio, madre e figlia si trasferiscono da uno stato all'altro senza mai guardarsi dietro. Ma sarà solo questo che le spinge a fuggire??

La rabbia alimenta l'animo di Priya, che però si chiede spesso se conoscere l'identità di colui che le ha strappato in maniera così brutale una parte di lei potrà placare questa rabbia costante e la sua fame di giustizia.

"Se un giorno avrò un nome, l’identità dell’uomo che ha ucciso Chavi e le altre, troverò la pace?
 Se verrà processato e giudicato colpevole, ci sarà giustizia?"

Dal momento che Priya scopre di essere nella rete del seriel killer e di essere il suo obiettivo, dato l'arrivo sistematico di fiori davanti a casa sua, la storia prenderà una piega diversa. Forse è il momento giusto perché le sue domande trovino una risposta. Forse è arrivato il momento di scoprite la verità. Di scoprire l'identità del serial killer e di trovare la pace. Ma il tempo stringe e i nostri agenti, soprattutto Eddison, decisamente troppo coinvolto nella vicenda, dovranno fare di tutto per scovarlo e per tenere al sicuro Priya.

Una lettura che ha tardato a coinvolgermi, forse in parte perché dovevo fare mente locale su quello che era accaduto nel libro precedente, ma anche perché per la maggior parte del tempo non ho trovato una vera e propria azione, poichè è un thriller prettament psicologico... è più una lenta e paziente attesa, che a tratti può risultare noiosa, ma che aiuta anche ad entrare nel mood del romanzo facendoci conoscere i fatti e ad entrare nella mente del seriel killer e degli altri personaggi. Credetemi, la vostra attesa alla fine verrà ripagata per bene. Quindi pazientate. Anche stavolta, la protagonista femminile è una giovane donna forte che nonostante quello che le è accaduto non si è arresa. Priya non è una vittima come Inara, ma sicuramente lo è in maniera trasversale per aver perso sua sorella, e nonostante tutto non appare impaurita dal mondo fuori dalle mura di casa, lo visita e ci interagisce, ma soprattutto, non hai mai smesso di vedere la bellezza in quello che la circonda.

"Il mondo sembra un po’ meno spaventoso quando metto le lenti della macchina fotografica tra me e tutto il resto."

Di Priya ho ammirato soprattutto il coraggio e la tenacia, che unite a quelle della madre creano un esempio positivo, quello di trovare un modo per superare dolore e perdita, nonostante le ferite che lasciano per sempre dentro di noi.




Ho amato come le vicende del libro precedente, si sono amalgamate con quelle presenti creando un intreccio coerente e ben articolato. Non posso promuoverlo a pieni voti solo perché, rispetto al libro precedente, le vicende narrate in questo secondo libro mi hanno leggermente coinvolto di meno. Rimane comunque una lettura intrigante e originale che ai cultori del genere thriller sono sicura piacerà molto.




                                     



                                                     
                                     


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