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lunedì 18 marzo 2019

Recensione "Gli Scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos, #2 Saga L'Attraversaspecchi

Ciao a tutti amici,

oggi Stella ci parla de Gli scomparsi di Chiardiluna, secondo volume della saga fantasy /young adult L'Attraversaspecchi di Christelle Dabos, uscito lo scorso 9 Gennaio per Edizioni E/O.
Scopriamo insieme cosa ne pensa...

Buona Lettura!


Titolo: Gli scomparsi di Chiardiluna
Autrice: Christelle Dabos
Editore: Edizioni e/o
Genere: YA/Fantasy
Data di Pubblicazione: 9 gennaio 2019
Serie: #2 Saga dell'Attraversaspecchi



Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...


Saga dell' Attraversaspecchi:

1. Fidanzati dell’inverno (qui recensione)
2. Scomparsi di Chiardiluna
3. La mémoire de Babel,
French Edition 1 Giugno 2017, inedito in Italia.





Carissimi lettori, oggi torniamo ad immergerci nelle bizzarre e mistiche atmosfere del mondo dell'Attraversaspecchi. Gli scomparsi di Chiardiluna è un sequel che rende più che giustizia a Fidanzati dell'inverno, con un continuo crescendo di colpi di scena e rivelazioni degne delle più brillanti indagini del detective Poirot! Il secondo volume di questa fenomenale serie fantasy ha avvolto il mio cuore in un turbinio di shock, stupore e meraviglia. Il mio amore per questa serie è aumentato esponenzialmente di pagina in pagina e io mi sono arresa alla sua bellezza a braccia spalancate. Ma dove eravamo rimasti? 



"Ofelia si avvicinò allo specchio fino a riflettersi. Guardò bene in faccia il volto determinato nonostante i graffi e le ecchimosi, finalmente pronta ad affrontare quella verità che non aveva voluto vedere. Non era Thorn ad avere bisogno di lei, ma lei ad avere bisogno di Thorn. Poi si tuffò anima e corpo nello specchio".


La nostra eroina non convenzionale Ofelia si appresta a fare il suo ingresso presso la corte di Faruk, lo spirito di famiglia dell'arca Polo. Nemmeno il tempo di fare il primo passo che i cortigiani cominciano a guardarla di sbieco con occhi avidi e scettici. L'essere diversa e pura d'animo permette ad Ofelia di ricevere una particolare attenzione da parte di Faruk, cosa alquanto inaspettata ma che sicuramente le permette di ricevere protezione dagli intrighi di corte. Tra l’imminente matrimonio con il glaciale Thorn e le delicate condizioni di Berenilde, la vita della giovane animista non potrebbe essere più frenetica, almeno fino a quando a Chiardiluna non cominciano letteralmente a scomparire alcuni individui in circostanze a dir poco misteriose… Cosa sta realmente accadendo a Città-Cielo? Chi sta orchestrando l'operazione come un abile burattinaio? Le indagini hanno inizio e in queste circostanze spaventose Ofelia e Thorn si troveranno ad avvicinarsi a poco a poco, senza quasi accorgersene, a piccoli passi, tra sguardi sfuggenti e confidenze inaspettate che andranno a rafforzare le corde che legano i loro destini e si, anche i loro cuori. Rivelazioni sconvolgenti metteranno i promessi sposi davanti a una realtà più grande di loro, a svelare macchinazioni oscure e a scoprire un’audacia e dei sentimenti che sapranno sbocciare anche nelle avversità. 


Come lettrice il mio amore per i libri è nato con il genere fantasy, quindi posso dire di averne lette davvero tante di storie di questo filone, ma Gli scomparsi di Chiardiluna ha una originalità intrinseca che mi ha fatto spalancare gli occhi dallo stupore più e più volte durante la lettura. La dinamica della storia è ancora più accentuata che in Fidanzati dell'inverno, ci vengono mostrati nuovi luoghi non ancora esplorati di Polo, da un lato paesaggi spettacolari e ricchi di colore, dall'altro luoghi più oscuri, magici e misteriosi. Si crea così un perfetto equilibrio con cambi di scena alternati ma ben concatenati che catturano l'attenzione fino alla fine. Per non parlare poi della straordinaria evoluzione dei personaggi sia principali che secondari.

Per quanto riguarda Ofelia e Thorn li ho trovati davvero incredibili in questo sequel. Ritroviamo sempre i lati del loro carattere che abbiamo imparato a conoscere in Fidanzati dell'inverno, ma ci vengono svelati anche nuovi aspetti del loro animo, più intimi se vogliamo. 

«Volete sistemare tutti i problemi da solo» continuò lei con voce grave, «a costo di servirvi degli altri come fossero pezzi di una scacchiera, a costo di farvi odiare dal mondo intero». «E voi, mi odiate ancora?». «Credo di no. Ora non più». 


Ofelia è sempre la solita sbandata che inciampa dappertutto, ma questa sua caratteristica quasi passa in secondo piano mettendo più in luce il suo lato più coraggioso, determinato e brillante che viene fuori quando le indagini sulle persone scomparse a Chiardiluna cominciano a farsi più intricate e a svelare la loro vera natura. La sua maturità va a pari passo con la sua audacia, è una ragazza che agisce secondo cuore e mente, che non permette a nessuno di dirle cosa può o non può fare perché il suo istinto sa come è giusto agire, anche a costo di rischiare la vita. L'ho adorata totalmente, soprattutto nella seconda parte del libro dove diventa sempre più coraggiosa.

Ofelia è un modello femminile che ammiro in ogni suo aspetto, perché riesce a mostrarsi completamente esponendosi anche nella sua fragilità e nelle sue imperfezioni senza badare ai pregiudizi. È un personaggio femminile diverso da qualunque altro: goffa, sbandata e allo stesso tempo determinata e agguerrita, un mix atipico e meraviglioso che è la chiara dimostrazione di quanto la sostanza abbia un peso maggiore della mera apparenza. Amatela, semplicemente amatela! 

"Non sempre il passato era bello da guardare, ma gli errori delle persone che l’avevano preceduta sulla terra erano diventati anche i suoi. Se c’era una cosa che aveva capito nella vita, era che gli errori sono indispensabili per costruirsi".

E parlando di personaggi da amare, eccoci arrivati a Thorn. La sua è una figura estremamente complessa ed enigmatica, le cui parole e sguardi intensi vanno interpretati con cura e attenzione. Se apparentemente può sembrare un uomo privo di qualsiasi emozione, internamente Thorn custodisce un universo di sentimenti così intensi e profondi che mi hanno fatto sospirare per la loro bellezza. Christelle Dabos ci permette in questo secondo capitolo di esplorare un po' più a fondo il suo triste passato che lo ha reso l'uomo che è oggi. Ogni sua azione che ad un occhio esterno può sembrare semplice pragmatismo dovuto al suo ruolo di intendente dell'arca, è invece un atto di coraggio, di altruismo e si, anche di amore per ciò che resta della sua famiglia e per Ofelia. 


La sua riservatezza è estremamente affascinante, non si sbottona mai troppo su ciò che prova in determinate circostanze, ed è grazie a questo suo atteggiamento che ho adorato tantissimo quei fugaci momenti in cui mostra il lato più intimo di sé ad Ofelia, che come lei è disposto a qualsiasi sacrificio pur di fare giustizia. I suoi atti di puro eroismo non sono mai troppo palesi o eclatanti, anzi, agisce sempre con una certa discrezione sempre armato di quel suo carattere ruvido che non fa sconti a nessuno. La sua riservatezza lo porta anche ad essere molto imprevedibile e ciò ha suscitato la mia curiosità al massimo capitolo dopo capitolo. Un bellissimo mix tra l'eleganza di Poirot e l'audacia di Sherlock Holmes che ho amato e amo alla follia! 


Anche stavolta, Christelle Dabos ci incanta con i suoi plot twist geniali, dei veri colpi da maestro accompagnati dal suo stile sempre scorrevole e di classe, che trasporta il lettore in un’atmosfera avventurosa e ricca di bizzarre meraviglie. Non vedo letteralmente l'ora di avere tra le mani il terzo volume della serie, La memoria di Babele, di cui al momento non si hanno notizie sulla data di rilascio, perché dopo un finale del genere l'attesa per sapere che destino attende Ofelia e Thorn è davvero spasmodica!




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