si riparte con le nostre recensioni e oggi vi parliamo del Thriller che porta la firma inconfondibile di Joël Dicker, "Il caso Alaska Sanders", terzo volume della serie incentrata sul personaggio dello scrittore di successo/detective Marcus Goldman. Uscito lo sorso 23 maggio grazie alla Casa Editrice La nave di Teseo, questo romanzo ci riporta nella vita di Marcus alle prese con l'ennesimo delitto da risolvere, anche stavolta affiancato dal sergente Perry Gahalowood e con il fantasma di Harry Quebert che aleggia sempre nell'aria.
Editore: La nave di Teseo
Genere: Thriller/Giallo
Uscita: 23 maggio
Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L'inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all'epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L'aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c'è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.
1. La verità sul caso Harry Quebert (qui recensione)
2. Il libro dei Baltimore (qui recensione)
3. Il caso Alaska Sanders
Amici lettori, sapete quei personaggi di un libro che rimangono con voi anche dopo aver chiuso le sue pagine? Beh, con i libri di Dicker a me va proprio così. Ormai dopo aver letto diversi libri di questo autore, sento che i personaggi da lui creati, sono diventati miei amici, soprattutto uno in particolare: Marcus Goldman. L'abbiamo conosciuto come un giovane uomo accecato dal successo e ossessionato dalla figura di Harry Quebert nel primo libro di questa serie, per poi conoscerlo più a fondo con Il libro dei Baltimore dove ci ha aperto la porta della vita della sua famiglia e ora con questo terzo volume si torna alle indagini sul campo. Con un piede nel passato e uno nel futuro per il nostro scrittore di successo.
Per chi ha letto La verità sul caso Harry Quebert ha conosciuto il legame fortissimo che da sempre lega Harry e Marcus. Una grande amicizia, quasi un rapporto padre-figlio. Harry è il perfetto mentore per un giovane ragazzo ambizioso, desideroso di avere successo nella vita come Marcus.
Con la fine del libro, il rapporto tra i due sembra raffreddarsi e del famoso Harry Quebert si perde ogni traccia. Il nostro Marcus non si dà pace e cerca invano di ritrovare l’amico perduto. La sua stella polare in questo mare infinito che è la fama, che ti dà tanto e ti toglie anche molto.
Nel frattempo è arrivato il momento di una nuova indagine per una nuova coppia che si è consolidata nel caso di Nola Kellergan. Il sergente Perry Gahalowood e lo scrittore sono oramai diventati amici dopo quella vicenda e sembra che nessuno possa fare a meno dell’altro. La nuova coppia che ha fatto parlare di sé in tutto il paese e che è diventata protagonista del secondo libro di successo di Marcus, sta per tornare!
Sembra che Il caso Harry Quebert abbia aperto un vaso di Pandora e altri fantasmi del passato sono pronti a reclamare giustizia. Stavolta facciamo un salto temporale di undici anni, dal 2010 al 1999 e si torna di nuovo nel New Hampshire, ancora una volta in una cittadina tranquilla che anni prima è stata sconvolta dall’omicidio di una giovane donna, Alaska Sanders.
Un caso che coinvolge direttamente il sergente Perry perché è stato lui allora che si è occupato del caso e forse ha tralasciato qualcosa. Forse quel caso è stato chiuso troppo in fretta e qualcuno sta pagando per qualcosa che non ha commesso.
È tempo che una nuova indagine venga riaperta e chi meglio della nuova coppia investigativa Perry-Goldman può risolvere questo mistero che aspetta da tanto di essere risolto?
La cittadina di Mount Pleasant come era stato per quella di Aurora è ricca di testimoni e anche di tanti possibili colpevoli. Tutti erano affascinati dalla bellezza e bontà di questa giovane donna ma qualcuno aveva un motivo per volerla morta e per farlo il nostro duo alla Sherlock Holmes-Watson dovrà scavare nella vita di Alaska per capire come è giunta ad essere ritrovata morta su una spiaggia alle prime luci del mattino di un lontano aprile del 1999.
Chi è stato ad ucciderla? Quali segreti nascondeva la vittima? Chi li conosceva e per questo ha deciso di stroncare la sua giovane vita? Tanti interrogativi per Perry che forse undici anni prima non è andato così a fondo di questa vicenda e chissà se adesso assieme alla bravura e compagnia del suo nuovo amico fidato Marcus riuscirà a ricomporre il puzzle.
Siamo di fronte all’ennesimo thriller riuscito di Dicker. Direi anche che l’ho trovato leggermente più avvincente de La verità sul caso Harry Quebert. Una narrazione piena zeppa di misteri da risolvere che riguardano la vittima, Alaska e la sua vita personale e poi anche chi l’ha conosciuta per la bella e ammaliante donna con tanta voglia di sfondare nel mondo del cinema.
Accanto al caso da risolvere per il duo investigativo Perry-Goldman, abbiamo un secondo mistero da risolvere, quello su Harry Quebert che si amalgama perfettamente alla narrazione, regalandoci ancora qualche bel momento di quel rapporto di amicizia unico e speciale che abbiamo imparato a conoscere tra Harry e Marcus.
Dopo il grande successo del suo secondo libro dedicato al suo mentore e secondo padre Quebert, Marcus ha perso quella figura su cui faceva affidamento per la scrittura. Colui che sapeva donargli consigli e parole sagge al momento giusto, è scomparso dalla sua vita ma la risoluzione del caso ha portato nuove amicizie nella vita solitaria di Marcus. Uno fra tutti, il sergente Perry Gahalowood. Un rapporto diverso da quello con Harry ma che dona frizzantezza alla narrazione. La scontrosità di Perry e il loro simpatico modo di interagire sono quel qualcosa in più che regala spessore alla storia. Una coppia di detective ben riuscita e divertente.
La narrazione ci prepara in qualche modo al prossimo successo letterario di Marcus Goldman. Una sorta di prequel di quello che sarà Il libro dei Baltimore e della vicenda dei suoi cugini Hillel e Woody. Durante la lettura ci sono continui riferimenti alla fatidica “Tragedia” e fa capolino una lenta ma progressiva consapevolezza in Marcus nel dover affrontare anche lui i suoi fantasmi.
La narrazione soprattutto fino alla metà e introspettiva e ci regala anche dei momenti di riflessione di Marcus, sulla sua vita da scrittore, sulla fama, su quello che poteva essere se non fosse stato travolto dal successo e poi la sua costante ricerca di Harry come perno centrale della sua esistenza.
Una parte che ho molto apprezzato perché se anche il punto focale e l’indagine sulla morte di Alaska Sanders, Dicker riesce a spostare l’attenzione quando vuole lui e rendere protagonisti le vite personali e i sentimenti di Perry e Marcus. Non mancano i grandi consigli di Quebert che aleggiano mentre stai leggendo e regalano sempre qualche chicca ricca di saggezza e verità.
La seconda parte del libro è costellata da colpi di scena che vengono fuori uno dopo l’altro, rendendo ancora più stuzzicante la lettura. È stato impossibile staccarsi dalle pagine e finirlo così in poche ore ma partecipando ad un gruppo di lettura, ho dovuto tenere a freno la mia curiosità e stare buona per aggiornarmi con gli altri. Devo dire che è stato interessante per molti versi, perché come lettrice mi sono messa alla prova e inoltre è sempre bello parlare di libri con gli altri. Con chi condividi la stessa passione per i libri, con chi si approccia per la prima volta, con chi ha un’opinione diversa dalla tua e riesce a farti vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Per questo, ringrazio il gruppo Telegram Condilibro ideato da Ilaria Rodella e tutte le ragazze che ne fanno parte perché mi avete trasmesso tanto entusiasmo per la lettura che non sentivo da un po', nonostante sia sempre con la testa in mezzo ai libri e abbia a che fare con tanti bookbloggers. Esperienza da portare avanti.
Finale strepitoso e per l’ennesima volta non sono riuscita ad azzeccare il colpevole. Difficile fino all’ultimo capire chi aveva inscenato questo delitto perfetto, perché tutti sembravano nascondere qualcosa e tutti potevano veramente essere il colpevole. Il movente forse un po' debole ma comunque non ci sarei mai arrivata. Dicker è un genio che costruisce ad hoc una trama senza mai svelare troppo ma seminando indizi lungo la lettura che portano il lettore a mettere insieme i pezzi e formulare ipotesi ma sa anche stupirti, portandoti fuori strada e lasciandoti a bocca aperta. Da leggere senza dubbi!
Amici lettori, sapete quei personaggi di un libro che rimangono con voi anche dopo aver chiuso le sue pagine? Beh, con i libri di Dicker a me va proprio così. Ormai dopo aver letto diversi libri di questo autore, sento che i personaggi da lui creati, sono diventati miei amici, soprattutto uno in particolare: Marcus Goldman. L'abbiamo conosciuto come un giovane uomo accecato dal successo e ossessionato dalla figura di Harry Quebert nel primo libro di questa serie, per poi conoscerlo più a fondo con Il libro dei Baltimore dove ci ha aperto la porta della vita della sua famiglia e ora con questo terzo volume si torna alle indagini sul campo. Con un piede nel passato e uno nel futuro per il nostro scrittore di successo.
"“Vorremmo sempre che un grande scrittore sia come quelli che lo hanno preceduto, senza pensare che, se è un grande scrittore, è proprio perché non è come loro.”"
Per chi ha letto La verità sul caso Harry Quebert ha conosciuto il legame fortissimo che da sempre lega Harry e Marcus. Una grande amicizia, quasi un rapporto padre-figlio. Harry è il perfetto mentore per un giovane ragazzo ambizioso, desideroso di avere successo nella vita come Marcus.
Con la fine del libro, il rapporto tra i due sembra raffreddarsi e del famoso Harry Quebert si perde ogni traccia. Il nostro Marcus non si dà pace e cerca invano di ritrovare l’amico perduto. La sua stella polare in questo mare infinito che è la fama, che ti dà tanto e ti toglie anche molto.
"Gli amici non si incontrano, ti si rivelano. Così era andata con loro. Erano dei veri amici, come io non ne avevo, o meglio come non ne avevo più avuti dopo “la fama”. A parte Harry Quebert."
Nel frattempo è arrivato il momento di una nuova indagine per una nuova coppia che si è consolidata nel caso di Nola Kellergan. Il sergente Perry Gahalowood e lo scrittore sono oramai diventati amici dopo quella vicenda e sembra che nessuno possa fare a meno dell’altro. La nuova coppia che ha fatto parlare di sé in tutto il paese e che è diventata protagonista del secondo libro di successo di Marcus, sta per tornare!
Sembra che Il caso Harry Quebert abbia aperto un vaso di Pandora e altri fantasmi del passato sono pronti a reclamare giustizia. Stavolta facciamo un salto temporale di undici anni, dal 2010 al 1999 e si torna di nuovo nel New Hampshire, ancora una volta in una cittadina tranquilla che anni prima è stata sconvolta dall’omicidio di una giovane donna, Alaska Sanders.
Un caso che coinvolge direttamente il sergente Perry perché è stato lui allora che si è occupato del caso e forse ha tralasciato qualcosa. Forse quel caso è stato chiuso troppo in fretta e qualcuno sta pagando per qualcosa che non ha commesso.
È tempo che una nuova indagine venga riaperta e chi meglio della nuova coppia investigativa Perry-Goldman può risolvere questo mistero che aspetta da tanto di essere risolto?
"“Buon Dio, ora sì che la riconosco, sergente! Il caso Alaska Sanders, la nuova indagine di Perry Gahalowood e Marcus Goldman!”
“Non avrà intenzione di scriverci un libro, scrittore?”
“Non faccio più promesse, sergente.”"
La cittadina di Mount Pleasant come era stato per quella di Aurora è ricca di testimoni e anche di tanti possibili colpevoli. Tutti erano affascinati dalla bellezza e bontà di questa giovane donna ma qualcuno aveva un motivo per volerla morta e per farlo il nostro duo alla Sherlock Holmes-Watson dovrà scavare nella vita di Alaska per capire come è giunta ad essere ritrovata morta su una spiaggia alle prime luci del mattino di un lontano aprile del 1999.
Chi è stato ad ucciderla? Quali segreti nascondeva la vittima? Chi li conosceva e per questo ha deciso di stroncare la sua giovane vita? Tanti interrogativi per Perry che forse undici anni prima non è andato così a fondo di questa vicenda e chissà se adesso assieme alla bravura e compagnia del suo nuovo amico fidato Marcus riuscirà a ricomporre il puzzle.
Siamo di fronte all’ennesimo thriller riuscito di Dicker. Direi anche che l’ho trovato leggermente più avvincente de La verità sul caso Harry Quebert. Una narrazione piena zeppa di misteri da risolvere che riguardano la vittima, Alaska e la sua vita personale e poi anche chi l’ha conosciuta per la bella e ammaliante donna con tanta voglia di sfondare nel mondo del cinema.
Accanto al caso da risolvere per il duo investigativo Perry-Goldman, abbiamo un secondo mistero da risolvere, quello su Harry Quebert che si amalgama perfettamente alla narrazione, regalandoci ancora qualche bel momento di quel rapporto di amicizia unico e speciale che abbiamo imparato a conoscere tra Harry e Marcus.
Dopo il grande successo del suo secondo libro dedicato al suo mentore e secondo padre Quebert, Marcus ha perso quella figura su cui faceva affidamento per la scrittura. Colui che sapeva donargli consigli e parole sagge al momento giusto, è scomparso dalla sua vita ma la risoluzione del caso ha portato nuove amicizie nella vita solitaria di Marcus. Uno fra tutti, il sergente Perry Gahalowood. Un rapporto diverso da quello con Harry ma che dona frizzantezza alla narrazione. La scontrosità di Perry e il loro simpatico modo di interagire sono quel qualcosa in più che regala spessore alla storia. Una coppia di detective ben riuscita e divertente.
"“Cosa sta pensando, scrittore?” mi chiese Gahalowood.
“Che è uno strano puzzle. E soprattutto che c’è un elemento che lega tutto. Qualcosa che salta agli occhi e che noi non riusciamo a vedere.”"
La narrazione ci prepara in qualche modo al prossimo successo letterario di Marcus Goldman. Una sorta di prequel di quello che sarà Il libro dei Baltimore e della vicenda dei suoi cugini Hillel e Woody. Durante la lettura ci sono continui riferimenti alla fatidica “Tragedia” e fa capolino una lenta ma progressiva consapevolezza in Marcus nel dover affrontare anche lui i suoi fantasmi.
La narrazione soprattutto fino alla metà e introspettiva e ci regala anche dei momenti di riflessione di Marcus, sulla sua vita da scrittore, sulla fama, su quello che poteva essere se non fosse stato travolto dal successo e poi la sua costante ricerca di Harry come perno centrale della sua esistenza.
"Non preoccuparti, ci rivedremo quando sarai pronto, Marcus.”
“Ma io sono pronto,” affermai.
“No, non lo sei. Finché non accetti quello che sei, non sarai pronto.”
“E chi sono?”
“Un grande autore.”"
Una parte che ho molto apprezzato perché se anche il punto focale e l’indagine sulla morte di Alaska Sanders, Dicker riesce a spostare l’attenzione quando vuole lui e rendere protagonisti le vite personali e i sentimenti di Perry e Marcus. Non mancano i grandi consigli di Quebert che aleggiano mentre stai leggendo e regalano sempre qualche chicca ricca di saggezza e verità.
La seconda parte del libro è costellata da colpi di scena che vengono fuori uno dopo l’altro, rendendo ancora più stuzzicante la lettura. È stato impossibile staccarsi dalle pagine e finirlo così in poche ore ma partecipando ad un gruppo di lettura, ho dovuto tenere a freno la mia curiosità e stare buona per aggiornarmi con gli altri. Devo dire che è stato interessante per molti versi, perché come lettrice mi sono messa alla prova e inoltre è sempre bello parlare di libri con gli altri. Con chi condividi la stessa passione per i libri, con chi si approccia per la prima volta, con chi ha un’opinione diversa dalla tua e riesce a farti vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Per questo, ringrazio il gruppo Telegram Condilibro ideato da Ilaria Rodella e tutte le ragazze che ne fanno parte perché mi avete trasmesso tanto entusiasmo per la lettura che non sentivo da un po', nonostante sia sempre con la testa in mezzo ai libri e abbia a che fare con tanti bookbloggers. Esperienza da portare avanti.
Finale strepitoso e per l’ennesima volta non sono riuscita ad azzeccare il colpevole. Difficile fino all’ultimo capire chi aveva inscenato questo delitto perfetto, perché tutti sembravano nascondere qualcosa e tutti potevano veramente essere il colpevole. Il movente forse un po' debole ma comunque non ci sarei mai arrivata. Dicker è un genio che costruisce ad hoc una trama senza mai svelare troppo ma seminando indizi lungo la lettura che portano il lettore a mettere insieme i pezzi e formulare ipotesi ma sa anche stupirti, portandoti fuori strada e lasciandoti a bocca aperta. Da leggere senza dubbi!
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