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sabato 9 dicembre 2017

Recensione "NUMB Richard" di Diego Ferra

Ciao a tutti Amici,

oggi vi parlo di Numb Richard, terzo volume della trilogia NUMB di Diego Ferra, approdato in libreria lo scorso 21 Novembre grazie alla casa editrice Sperling&Kupfer
Ecco l'imperdibile prequel che ci consente di conoscere meglio i protagonisti di questa serie vincitrice ai Wattys, il concorso annuale di Wattpad che premia le storie migliori e più seguite della piattaforma, con oltre 1 milione e 600 mila visualizzazioni.
Entriamo nel mondo di Richard e Caroline, due personaggi che sapranno stupirvi!

Buona Lettura!





Titolo: Numb Richard
Autore: Diego Ferra
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Romance, New Adult
Uscita: 21 Novembre 2017
Serie: NUMB #3

«È tutta un'attesa questa vita.»


È difficile lasciarsi esplorare quando al posto della pelle si ha una spessa corazza. Eppure Caroline e Nicolas, la prima volta che si sono incontrati, non si sono scambiati una sola parola, ma si sono raccontati comunque. La musica ha parlato per loro. Con una visione disincantata del mondo e molte spine dentro di sé, Caroline si sente al sicuro quand'è con Nicolas, perché lui sa proteggerla come nessuno ha mai fatto prima. E Nicolas la ama proprio per questo, per le sue fragilità, la sua semplicità, anche se non ha il coraggio di ammetterlo. Poi un giorno, in un pomeriggio grigio come tanti a Cambridge, a rompere il loro equilibrio arriva Richard. Nicolas e Richard sono uno l'opposto dell'altro. Come il giorno e la notte, il bianco e il nero. Il primo, sfuggente e riservato; il secondo, esuberante e ribelle. Nelle loro vene però scorre lo stesso sangue. E c'è qualcosa in Richard che attrae Caroline inesorabilmente. Qualcosa di profondo che accomuna entrambi. Qualcosa che hanno dentro. Qualche disastro emotivo da riordinare. La voglia di scappare. Ma dalle emozioni è impossibile scappare.



TRILOGIA NUMB:

1. Numb Anna (qui Recensione)
2. Numb Nicolas (qui Recensione)
3. Numb Richard




Ed eccomi qui, alla fine di quello che l’autore definisce "un cerchio che si chiude”… Ebbene sì, confermo che si tratta proprio di questo, perché ho appena finito di leggere "Numb Richard" e mi sento invogliata a rileggere Numb Anna, a ricominciare dal primo libro della serie... è come se fosse un ciclo continuo, un cerchio infinito… una di quelle letture su cui tornarci sempre e che mai ti basta. È così che ho vissuto la mia lettura dei romanzi di Diego Ferra, il poeta delle emozioni che, con tanta delicatezza, ti fa entrare nelle sue storie e non ti fa più uscire. Per tutta la durata di questo percorso, mi sono trovata immersa in vari stati d’animo: ho provato gioia, tristezza, timore, ansia, rabbia, dolore, felicità, disperazione... insomma, tutti quelli che sono i sentimenti umani, resi ancora più tangibili dalla musica che accompagna ogni capitolo. Più leggevo, più l’empatia verso ogni personaggio si impossessava di me, legandomi inesorabilmente ad ognuno di loro.
Ma torniamo al romanzo in questione: Richard. 


Ecco, lui è stato uno di quei personaggi a cui avrei tanto voluto dare un pugno in faccia e che ora, incredibile ma vero, mi sento tanto di voler stringere in un caloroso abbraccio e dirgli di smetterla di nascondersi dietro il suo atteggiamento da menefreghista, perché non è più necessario. Come ho già detto, nel primo romanzo, per quanto io sia piccola e minuta, gli avrei volentieri tirato un pugno in faccia, nel secondo poi ho iniziato a rivalutarlo, e ora, grazie a Caroline, l’ho capito molto di più. Perché dico Caroline? Perché, sebbene il romanzo porti il nome di Richard, in realtà quasi tutta la narrazione segue il POV di Caroline. Si, proprio lei, l’antipatica terzo incomodo nella storia tra Nic e Anna, quella che prima abbiamo odiato, poi iniziato a vedere sotto un’altra luce e che ora, invece, vi dico che mi ha completamente sorpresa!

«Ho una visione disincantata del mondo e molte spine sulla pelle»

Caroline è una ragazza che ha sofferto tutta la vita, è cresciuta senza madre, con un padre assente e alcolizzato, in una casa immersa dalle bottiglie di birra. Nella sua vita solitaria, l’unica presenza fondamentale in grado di tenere insieme i suoi pezzi, è sempre stato Nicolas, l’amico con cui aprirsi e confidarsi in totale naturalezza, senza quella paura di dover sottostare al giudizio altrui, l’unico in grado di capirla, il suo punto fermo, il solo capace di frenarla e farle mantenere il controllo, ma soprattutto, l’unica persona da cui riesce a trarre sicurezza.

«Senza di lui, mi chiedo cosa sarei adesso.
Un naufrago alla deriva, probabilmente»

Ma, mentre Nicolas ama il silenzio e la solitudine, Caroline avverte la necessità di sentirsi parte del mondo esterno; e l’incontro con Richard (fratello di Nicolas), cambia totalmente la sua vita ribaltando quell’equilibrio che si era creato tra lei e Nic. 



Non essendo abituata ad avere a che fare con persone dolci e tenere, eccetto Nicolas, Caroline si sente subito attratta da Richard, dalla sua sicurezza fuori dal comune, dalla freddezza dei suoi occhi, dal suo essere così irritante, pungente, sincero e, ovviamente, bello da togliere il fiato! E dopo aver vissuto e accettato quel poco che la vita ha avuto da offrirle, senza mai fare follie, ora Ric la stravolge completamente, al punto che si sente pronta a fare cose che non avrebbe mai pensato di fare. Richard è viziato, ribelle, mai pronto a mettersi in discussione, è colui che vuole avere senza saper dare. Per Caroline, che vede oltre questa sua facciata, lui rappresenta quella speranza di amore che tutti vorremmo trovare e che, quindi, non bisogna lasciarsi sfuggire.

«Cerco i momenti in cui sono stata così vicina al corpo di un ragazzo, e niente di quello che Richard su di me muove dentro ha la stessa forma»

Questo romanzo è conoscere Ric attraverso gli occhi di Caroline, che poi in realtà sono quelli di Diego che, anche stavolta, è riuscito a trasportarmi nei pensieri del personaggio femminile facendomi completamente dimenticare che è lui a scrivere.
Per quanto appaia freddo e indifferente ad ogni cosa, Richard è tutt’altro. Il suo atteggiamento è dovuto all'odio nei confronti del padre, che li ha lasciati per crearsi un’altra famiglia in un altro Paese, odio e amore nei confronti di Nicolas, che ha scelto di accettare quest’abbandono paterno continuando a mantenere i rapporti con lui, un odio che sembra essere irreversibile per quel padre che ha legato entrambi i fratelli con un modo diverso di comunicare: la musica. Dietro tutta questa rabbia, per un attimo, riusciamo a vedere quanto di bello può esserci nell’animo di Ric, ma è solo un attimo fugace, perché, per dimostrare a Caroline che l’amore porta solo sofferenza, preferisce lasciarla andare, facendo sì che lei cada e si perda nell’oblio dell’alcol, di quel liquido trasparente che appare come l’unica soluzione alla sofferenza provata dalla ragazza. Una sofferenza legata all’impossibilità di vivere questo amore da cui, lo stesso Richard, ha sempre cercato di metterla in guardia.


Niente è ciò che sembra. Questo è il principio essenziale per capire i personaggi di questo romanzo, dove le maschere regnano sovrane. Caroline avverte sin dall'inizio l’inquietudine di Ric, il suo bisogno di avere attenzione, e andando al di là di ciò che lui mostra di sé, vorrebbe tanto poterlo amare, anzi, vorrebbe che proprio lui si lasciasse amare. Ma come si fa ad abbattere questo muro di indifferenza che Richard ha eretto intorno a sé?

«Perdermi nel suo animo mi ha lasciato libera di vivere un’adolescenza che non ho mai avuto»

Che dire, infine? Un percorso che scava nell’animo di ogni personaggio, un viaggio tra parole, musica ed emozioni che ora è giunto al termine e che mi ha lasciata soddisfatta di avergli dedicato il mio tempo libero. Una storia all’apparenza semplice, ma che in realtà vuol dire tante cose: prima fra tutte non fermarsi mai all’apparenza, perché dietro ogni gesto, ogni parola, si nascondono verità sconosciute. 
E chi l'avrebbe mai detto, all'inizio di questo viaggio nell'universo Nic, che in realtà Caroline fosse una ragazza acqua e sapone con tanta sofferenza alle spalle? O che Ric potesse essere anche di un'infinita dolcezza e tenerezza? Ecco la semplicità di una storia che nasconde la profondità dell’animo umano.
Questa trilogia è stata per me una nuova esperienza di lettura, perché non avevo mai letto un romanzo ascoltando la musica associata, e farlo è stato davvero incredibile e meraviglioso. Perciò, per la terza volta, vi invito a intraprendere questa lettura e, come dice sempre Diego, “leggete sul pezzo”, non ve ne pentirete!
Complimenti Diego Ferra, sei stato davvero una bella scoperta e spero di trovare presto in libreria altri tuoi romanzi.




2 commenti:

  1. Con le tue parole hai descritto perfettamente le sensazioni che ho provato leggendo numb richard complimenti perché hai veramente espresso quello che si prova in maniera chiara e limpida brava

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    1. Chiara ti ringrazio tanto! L'intento era proprio far trasparire ciò che il romanzo mi ha lasciato. Felice di sapere che il messaggio sia arrivato😊

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