ultimo assaggio di atmosfera natalizia con un libro che vi farà sentire in pace con voi stessi e con il mondo. "Un grammo di felicità al giorno" di Siri Østli, uscito nell'ottobre del 2022 grazie a Garzanti è il libro giusto se cercate un pò di calore umano.
Venite con me per scoprirlo...
Titolo: Un grammo di felicità al giorno
Autrice: Siri Østli
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea
Uscita: 25 ottobre 2022
Pagine: 372
È mattina, e Fie non vede l’ora di ricevere il suo messaggio quotidiano. Poche righe che contengono un compito da svolgere per tornare a vivere davvero e rompere la monotonia di giornate sempre uguali. Da qualche settimana, infatti, segue un calendario dell’Avvento in cui a ogni casella corrispondono un consiglio, un obiettivo o una motivazione. Non è certa di farcela, ma non ha nulla da perdere, e decide di accettare la sfida: solo così, in fondo, può mettersi in gioco davvero. A inventare questo stratagemma è stata sua sorella. Sara sa bene che Fie ha bisogno di qualcuno che la sproni a uscire dal guscio in cui si è rinchiusa dopo essere stata lasciata dal marito e con un figlio che si allontana sempre di più. Seguendo le indicazioni contenute nei messaggi, piano piano, Fie vede la sua vita cambiare. Sceglie un nuovo arredamento per la casa; prepara squisiti dolci al tepore del forno; adotta un cane e fa amicizia con i vicini. Piccoli gesti dal valore inestimabile grazie ai quali si accorge che non è vero che intorno a lei c’è solo un presente grigio. Nuovi colori vengono alla luce e le mostrano come suo figlio sia solo a un passo di distanza e come, forse, separarsi dal marito non sia stata una cattiva idea. Perché c’è sempre una ragione in tutto ciò che accade. Anche se a prima vista sembra negativo. Bisogna solo trovare la forza di riscoprire valori importanti come amicizia, condivisione, realizzazione di sé.
Questo Natale appena trascorso devo ammettere con voi e con me stessa che ho fatto poche (due) letture a tema ma sapete, va bene così. Perché se penso ai due libri che ho letto, sono pienamente appagata come se ne avessi letti dieci. Dopo la mia passione per i thriller, mi piacciono anche le letture che lasciano qualcosa una volta terminate. Quel qualcosa è fatto di insegnamenti, pensieri positivi e voglia di cambiamento e soprattutto migliorarsi.
Il libro di cui vi parlo oggi mi ha suscitato un po' di queste e altre sensazioni. Seguitemi se vi interessa!
“Un grammo di felicità al giorno” è un romanzo che tenevo da parte da tanto tempo ma complice un gruppo di lettura, è stato tirato fuori dal mucchio per essere letto e amato.
L’ambientazione è nordica. Ci ritroviamo nell’atmosfera natalizia norvegese per partecipare ad un calendario dell’Avvento molto particolare.
Chi dovrà aprire le caselline di questo innovativo calendario? Protagonista di questo romanzo è Fie, una donna che pensava di aver raggiunto la perfezione nella sua vita. Un buon marito, un figlio, un buon lavoro e una bella casa. Tutto filava liscio finché il caro maritino Carl Christian non la molla dall’oggi al domani. A Fie cade il mondo sulla testa e tutto ciò che pensava di aver raggiunto nella sua vita, perde significato. Nulla sembra avere senso. Meglio vivere in totale apnea da pillole e dimenticarsi di tutto. Anche del Natale dietro l’angolo che scalpita come ogni anno. Ma lo sguardo un po' burbero di un pupazzo di Babbo Natale la rimetterà sul giusto binario.
E poi Fie ha Sara, sua sorella. Una sorella che è decisa a farla uscire da questa fase di depressione e farla tornare alla vita. Una bella impresa per chi come Fie vuole sono crogiolarsi nell’autocommiserazione e capire dove ha sbagliato per meritarsi un divorzio e in più un figlio irriconoscente. Come ci si riprende se il mondo ti ha letteralmente buttato a terra? Basta un’azione quotidiana e forse un passo alla volta si può riacquistare la voglia di vivere e mettersi di nuovo in gioco. Questo è quello che pensa Sara e spera che dare un compito al giorno a Fie fino a Natale, stile l’apertura di una casellina del calendario dell’Avvento, farà la sua magia.
"Perché a ogni Natale veniva tolto un altro pezzetto a quella bella atmosfera, fino a quando non ne era rimasto più nulla."
E così comincia una lenta risalita dal burrone per la nostra protagonista Fie che per non darla vinta alla sua sorella perfettina, è disposta a fare la qualunque. E poi sarà anche stata un’allucinazione da antidepressivi, ma ha proprio voglia di fregare quell’ammiccante Babbo Natale del centro commerciale. E poi chissà se quella triste e grigia coperta in cui è avvolta non possa cadere e portarle nuovi colori, inaspettati nella sua nuova vita.
"Quante cose si era persa, senza nemmeno rendersene conto?
Di colpo pensò di aver vissuto in una bolla, inizialmente fatta di pasticche e sonno, e poi di parole che risuonavano in continuazione: facciamo finta che andrà tutto bene."
In fondo basta seguire le istruzioni che ogni giorno arrivano tramite SMS sul telefono e cercare di metterle in atto. Fie si ritrova così mobili nuovi per un appartamento vuoto e triste, un lavoro alquanto bizzarro in un negozio di cianfrusaglie e un cane. Un enorme, tremolante, cane. Ma che le è saltato in mente a Sara? E ci sono ancora tante caselline da aprire…
Una bella lettura di quelle che ti fanno credere che qualcosa di bello può succedere e che la solidarietà non è quella parola sconosciuta contenuta nel vocabolario. Il Natale poi, è il periodo perfetto in cui ricredersi, lasciarsi meravigliare e credere ancora che la bontà esista. Questo romanzo fa proprio questo: riaccende le luci della speranza.
Un romanzo che ci mostra come a volte la vita è spietata e ti molla un bel gancio destro buttandoti al tappeto. Rialzarsi non è facile. Per niente. Ma mollare non porta a nulla. La protagonista Fie, ci dimostra come è difficile ripartire da zero ma che con tanta forza e coraggio, la vita ha in serbo qualcosa di ancora bello per te. Ed è proprio al di là di quella porta del nostro cuore che abbiamo deciso di tenere serrata a doppia mandata che si trova la felicità. Giorno dopo giorno, con coraggio si può rinascere dalle proprie ceneri e ricostruirsi un futuro anche migliore di come l’avevamo immaginato. Chissà… Una storia che scaccia via quel Grinch in noi e fa riapprezzare questo periodo dell’anno. Il Natale con tutte le sue contraddizioni ma anche un periodo magico dipende da che prospettiva lo si osserva…
E poi come non menzionare il rapporto tra sorelle. Tra Fie e Sara. La costante di tutta la narrazione, quel filo invisibile che lega due persone cresciute insieme e adesso lontane mille chilometri ma che sono rimaste unite e sono pronte a tutto l’una per l’altra. Sara è quella sorella che vorremmo tutte noi. Quella in grado di spronarci, un po' rompiscatole ma che sai che puoi trovare sempre accanto nei momenti più difficili.
Da quello che vi ho raccontato, penserete che mi si siano cariati i denti con tutte queste vibes super positive da bastoncini di zucchero e invece no. Perché è una di quelle storie che ci mostra anche che non tutto è rose e fiori ma che dalla peggiore delle situazioni, si può trarre il meglio. Insomma, non tutto il male vien per nuocere e la felicità è fatto di poco. Quello che conta davvero nella vita e soprattutto a Natale sono le persone a cui vogliamo bene. La felicità è veramente una cosa semplice che va conquistata un grammo alla volta. Un grammo di felicità al giorno.
"«No, che non me ne pento», la rassicurò Sara. «Forse avevamo bisogno di rivalutare le nostre tradizioni… Le cose importanti non sono il cibo, gli addobbi e via dicendo. Si può perfino trascorrere un Natale eccezionale in crociera, se solo si ha con sé ciò che conta davvero.»
«Le persone a cui si vuole bene», annuì Fie, sorridendo alla sorella. «Te, per esempio.»"
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