Cari amici lettori,
"Figli di terra e cielo" di Guy Gavriel Kay è un’epica sontuosa che fonde magistralmente fantasy e romanzo storico, realtà e immaginazione, sullo sfondo di un affascinante spaziotempo alternativo: allucinato affresco di vicende remote già note alla tumultuosa Europa e alla rutilante Asia del Rinascimento. Giacché qui ogni riferimento a fatti e circostanze non è, a ben vedere, affatto casuale. In uscita per Oscar Mondadori Vault.
Titolo: Figli di terra e cielo
Autore: Guy Gavriel Kay
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Historical fantasy
Uscita: 29 aprile
Pagine: 660
Dal piccolo porto fortificato di Senjan, famigerato covo di pirati, Danica Gradek, una strana ragazza, parte per vendicare la famiglia perduta; intanto, dalla ricca repubblica lagunare di Seressa giungono due persone molto diverse: Pero Villani, un pittore inviato presso il gran algalif per dipingerne il ritratto (ma forse non solo per quello), e Leonora, una donna determinata e intelligente che non è chi dice di essere. Entrambi sono a bordo del vascello di Marin Djivo, mercante originario dell’orgogliosa città-stato di Dubrava, che accompagnerà il pittore nella sua rischiosa missione in Oriente, là dove un adolescente si sta addestrando per entrare a far parte della fanteria scelta dell’algalif e coprirsi di gloria in una guerra che ormai tutti sentono vicina. Nelle vaste terre che si stendono tra la città d’argento dell’Ovest, sognante sulla sua laguna, e la città d’oro dell’Est, cinta di triplici mura, tutti saranno messi alla prova. Quando le loro strade – e quelle di molti altri personaggi – si incroceranno, la storia cambierà.
l'autore
Guy Gavriel Kay, canadese, ha pubblicato sedici romanzi, fra cui la trilogia "L'arazzo di Fionavar", tradotti in oltre trenta lingue. Tra i numerosi premi, ha ricevuto l'International Goliardos Prize per il suo contributo alla letteratura fantastica, due Aurora Award, il Sunburst Award per Under Heaven e il World Fantasy Award per Ysabel nel 2008. Prima di dedicarsi alla narrativa, ha partecipato all'edizione del Silmarillion, opera postuma di Tolkien. Ha lavorato inoltre come sceneggiatore per la radio e la televisione.
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