.

.

giovedì 20 giugno 2019

Anteprima "La Vita al Crepuscolo dei Sogni" di Massimo Prevete, Dream Halls Vol. 1



Cari lettori,

oggi vi presentiamo in anteprima "La vita al Crepuscolo dei Sogni" di Massimo Prevete, primo volume della serie distopica italiana Dream Halls, in uscita il 4 luglio in edizione Self published. Di seguito trovate cover, sinossi e degli estratti.




Titolo: La Vita al Crepuscolo dei Sogni
Autore: Massimo Prevete
Editore: Self
Genere: Distopico – Urban Fantasy
Uscita: 4 Luglio
Pagine: 235
Serie: Dream Halls #1




Volendo dare ascolto alle voci di corridoio, Richard Neumann era un ragazzo fortunato. Estremamente fortunato. Almeno, così mormorano alle sue spalle buona parte degli invidiosi concittadini. Il padre è un ricco imprenditore di città, che ha costruito le sue fortune con il sudore della fronte. Chiudendosi a riccio nel suo piccolo mondo caratterizzato da un’unica costante: il lavoro nudo e crudo. E Richard è il classico rampollo di una famiglia che famiglia non era mai stata. Unico erede di quella Phonetic Enthronement che dominava in lungo e in largo sull’economia della metropoli.

Quando Rich si appresta a uscire dal circolo vizioso dell’adolescenza, è ormai un perfetto doppiogiochista di professione. Nel corso degli anni ha imparato a dare alla gente ciò che la gente si aspetta da lui, nascondendo i lati più eccentrici del suo carattere. Ma il vero io di Richard riemerge ogniqualvolta lui ne ha la possibilità, nei meandri della Wonderland che costituisce la forma più immediata e trasgressiva di divertimento a Chromium.


Le sue serate alla Wonderland subiscono però un arresto improvviso. Il morbo sconosciuto che attanaglia la metropoli comincia a mietere vittime su vittime. L’assembramento di magazzini che consentono al giovane di dissolvere in segreto la sua identità in un perverso moto di ribellione vengono minacciati dal propagarsi della patologia. I depositi sono sequestrati dal comune, a causa dell’imminente emergenza sanitaria. Mentre le persone attorno a lui cadono preda di un coma misterioso, l’una dopo l’altra, Richard riesce solo a rabbuiarsi per la perdita del prezioso passatempo.

Come se non bastasse, le novità si accumulano. Sta rientrando a casa dopo aver schivato l’ennesimo tranello del padre, che le prova tutte per renderlo più responsabile – e, soprattutto, meno bisognoso di attenzioni. Richard si consola decidendo di chiudersi nella maestosa sauna della sua palazzina multiaccessoriata. Ecco che si consuma il più classico degli incontri inaspettati: l’impianto è già occupato da qualcun altro, che lo sorprende al momento di introdursi nel vestibolo. Una ragazza con gli occhi da cerbiatto, appena più grande di lui, gli si presenta davanti sorridente e gli rivela il suo nome.

Celine. Celine Neumann.

Piccolo particolare: lui non ha mai avuto una sorella.

Nella testa di Richard c’è spazio per una sola domanda: cosa diamine sta succedendo alla sua vita?



La serie Dream Halls è composta da:

1. La Vita al Crepuscolo dei Sogni, 4 luglio 2019








Estratti






Si immerse nelle tenebre del piazzale come un’ombra pronta a ricongiungersi alle sue sorelle, disperdendo la sua presenza tra i rumori delle vetture in arrivo e quelle ancora sul punto di partenza. Si mescolava con i pochi passeggeri in circolazione a quell’ora tarda, che tornavano in città dopo una lunga giornata di lavoro, e si camuffava tra loro prendendone in prestito le espressioni esauste, le smorfie di stanchezza, le mimiche facciali che ne sottintendevano il turbamento. Li abbracciava come un corpo solo, attirandoli a sé ed eclissandosi dietro le loro sagome, diventando un camaleonte alle prese con la più bizzarra delle giungle.







«Non me la dai a bere.»



«Ti dico che è così.»



«Impossibile.»



«Conosco persone che ci lavorano, qui dentro. È tutto vero, Celine.»



La ragazza stava battendo le palpebre con fare circospetto, dubitando di tutto ciò che lui le stava raccontando negli ultimi minuti. Tornò a guardare la serra più vicina, concentrandosi sulle corolle cremisi grandi quanto un braccio della rafflesia conservata nella teca. Poteva sforzarsi di accettarlo quanto voleva, nella sua testa. Ma credere che le fascinose lingue fiammeggianti emanassero il puzzo di una carcassa in decomposizione era impresa ardua.


«Quello è un fiore.»

«Lo è.»

«I fiori profumano, non puzzano.»

«Alcuni fiori, Celine» sospirò il giovane, chinandosi sulle ginocchia per posare i polpastrelli sulla teca. Le corolle della rafflesia erano vive, pulsanti, e li attiravano verso il cuore del bocciolo con il loro riverbero soffuso sul cristallo.

«Questi qui sono fiori di una pianta parassita. Siamo fortunati, perché di solito rimangono aperti per un paio di settimane, non di più. Abbiamo fatto in tempo, e adesso ce ne godiamo lo spettacolo. Ma non l’odore.»

«Ma se siamo dall’altro lato del vetro!» reagì Celine, insoddisfatta. «Da qui è impossibile giudicare l’odore. Non ti credo.»

«Libera di fare come ti pare. Ma c’è un motivo se la rafflesia viene considerata una pianta cadavere. Non mi invento niente.»

«‘Pianta cadavere’ è un brutto soprannome.»

«Mica glielo ho affibbiato io.»









L'autore

Max ha dieci anni. Ha appena completato la lettura di un volume illustrato dell’Iliade, con tanto di sanguinose battaglie accuratamente riportate tra un blocco di testo e un altro. La sua immaginazione corre, fervida, agli scontri dei “conquistatori dall’elmo rosso” contro “i marrani dall’elmo blu”. Ne rimane così affascinato da abbandonare qualsiasi altro hobby. Approcciandosi al mondo della scrittura con un carboncino smussato e un blocchetto di fogli sporchi di caffè (del papà), che si erano magicamente trasformati in un rotolo di pergamena e un pennino a inchiostro. I primi personaggi prendono vita: i prodi paladini dell’impero celeste volano sui loro pegasi (obbrobriosi ghirigori più simili a zanzare che a cavalli alati) per confrontarsi con le ombre vorticanti dei non-morti (chiazze corvine create dal suo pollicione). Anni dopo, Max diventa una sottospecie di eremita dedito alla passione per la scrittura. Mentre prosegue il suo percorso di studi, fa di tutto per farsi odiare da chicchessia e gettare alle ortiche qualunque parvenza di vita sociale. Auto confinandosi sulla sua scrivania, pigiando con madido furore i tasti del computer per plasmare i suoi primi non-capolavori. Gli anni passano, però. Con il trascorrere del tempo “ruba”, poco a poco, i trucchi del mestiere a tutti gli autori della sua collezione (tanti, troppi per essere elencati). Fino a diventare uno scrittore umile ma convinto dei suoi mezzi. Covando un unico desiderio: quello di dare un seguito al sogno che aveva soltanto assaporato da bambino.




1 commento:

Il Blog si nutre dei vostri commenti, quindi se vi fa piacere lasciateci il vostro pensiero riguardante l'articolo. E se avete gradito quello che avete letto, condivideteci 💓