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giovedì 11 luglio 2024

Recensione "Immortality. Una storia d'amore" di Dana Schwartz, The Anatomy Duology #2

 




Amici lettori,

eccomi con il primo libro letto di questo caldo luglio. Ci ho messo un pò ma "Immortality. Una storia d'amore", l’attesissimo seguito del bestseller gotico "Anatomy. Una storia d’amore" dell'autrice Dana Schwartz, edito Oscar Mondadori Vault, meritava il suo tempo per essere letto, apprezzato e soprattutto per seguire le avventure rocambolesche del primo medico chirurgo del XIX secolo, Hazel Sinnett. Le vibes gotico-romatiche non sono molto adatte al periodo ma la storia saprà rapirvi il cuore.




Venite con me...






Titolo: Immortality. Una storia d'amore
Autrice: Dana Schwartz
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Fantasy YA/Gothic romance
Uscita: 27 febbraio
Pagine: 420
Serie: The Anatomy Duology #2


Hazel Sinnett è sola e si sta convincendo che quanto accaduto nell’ultimo anno – l’immortalità, la fiala del dottor Beecham – sia solo frutto della sua immaginazione. Non sa neppure se Jack sia vivo o morto. Tutto ciò che può fare ora è dedicarsi ai suoi pazienti e mantenere l’ormai decadente castello di Hawthornden.

Quando viene arrestata per aver salvato una vita, sembra destinata al patibolo finché non giunge un’inaspettata richiesta: è chiamata a ricoprire l’incarico di medico personale della principessa Carlotta, la nipote dalla salute precaria di re Giorgio III. E così Hazel si trova catapultata nella mondana e fascinosa aristocrazia londinese, un ambiente in cui tutti hanno qualcosa da nascondere, e più di chiunque gli enigmatici e astuti intellettuali noti come Compagni della Morte.

Più il lavoro la porta a stretto contatto con la monarchia britannica, più lei si rende conto che a essere a rischio non è solo il suo futuro di chirurgo. Forze malvagie tramano nell’ombra e Hazel potrebbe essere l’unica persona in grado di sistemare le cose.







The Anatomy Duology:


1. Anatomy. Una storia d'amore (qui recensione)
2. Immortality. Una storia d'amore








"“Il mio cuore palpitante è ancora tuo, e aspetta solo te.”
E aspetta solo te."

Dove eravamo rimasti? Ah, sì ci sono. Una lettera anonima con un messaggio quasi criptico giunta al castello di Hawthornden nelle mani della nostra giovane medico donna, Hazel Sinnett.

Una lettera che lascia interdetta e divisa tra speranza e rassegnazione la nostra protagonista della dilogia di Dana Schwartz che ci ha catapultato in un mondo dove amore e anatomia si legano a parecchio mistero e ad un’ambientazione suggestiva alla Frankenstein.

Perché chi ha letto il primo volume Anatomy ha capito che bisogna essere un po' forti di stomaco per seguire le avventure di Hazel Sinnett, la prima donna del XIX secolo che in una Edimburgo ancora lontana dai richiami all’indipendenza femminile, sogna un futuro da medico chirurgo. Un futuro diverso da quello che tocca ad ogni donna del paese e che, come potete capire, non mettono la nostra Hazel sotto una buona luce. Ma chi ha conosciuto Hazel sa che niente può fermarla o quasi…



"Se si voleva esercitare il mestiere di chirurgo, l’essere una giovane donna comportava non pochi ostacoli."



Hazel mette la propria conoscenza a servizio di chiunque venga a bussare al portone di Hawthornden. Non importa se conte o semplice garzone, tutti meritano di essere curati. L’ingenuità di Hazel però va a scontrarsi con una società che segue delle strette regole sociali e dove certe pratiche sono illegali e punite con la forca. Basta aiutare la persona sbagliata per ritrovarsi accusata di omicidio e condannata a morte per impiccagione come è accaduto al suo amato Jack. L’unico che ha fatto palpitare il suo giovane cuore più delle nozioni di mille libri di anatomia.



"«Ho semplicemente curato una donna che si è presentata a casa mia in cerca di aiuto. È forse un crimine?»."



Ma il destino ha qualcosa di diverso in mente per Miss Sinnett e ancora una volta le azioni sconsiderate della protagonista innescano un cambio di location,  dalla nebbiosa Edimburgo alla piovosa e vivace Londra e molte avventure nuove per una donna aperta al sapere e all’intrigo come Hazel. Ne è passato di tempo dalle sue scorribande per i cimiteri con Jack Currer e forse Londra potrà darle nuove ed esaltanti emozioni.



"Il cuore accelerò i battiti al pensiero di tutte le informazioni nascoste tra le logore copertine di cuoio di quei libri. La tentavano con la promessa di insegnarle nuove nozioni e nuovi modi per diventare un chirurgo e un medico migliore.”



A Londra, Hazel trova una nuova casa dove leggere i numerosi libri della biblioteca dell’infermeria della Residenza Warwick in Pall Mall e soprattutto cercare di capire quale malattia sconosciuta affligge la principessa Carlotta, la nipote di re Giorgio III, il re da tempo malato e la futura regina auspicata da molti londinesi.

Tra una capatina in infermeria e nelle stanze private di Carlotta, Hazel ha finalmente la possibilità di distrarsi anche con balli sontuosi ai quali non pensava di poter partecipare per il suo ruolo scomodo di donna medico e magari venire in contatto con un gruppo elitario e segreto come quello de La Compagnia della Morte.






La vita mondana londinese è elettrizzante per Hazel che cerca ancora con tutte le forze di affermarsi come primo medico donna. Conoscere i membri inconsueti di questa società segreta che muove le fila della politica e della monarchia del paese è un nuovo modo per ficcarsi nei guai ma anche per riportare a galla un dubbio che è rimasto alla periferia del cervello della nostra Hazel come di noi lettori, quello dell’immortalità che era entrata prepotente nella sua vita di scienziata grazie al famoso dottor Beecham e che se da un lato le ha fatto perdere tutto quello che amava, ha lasciato in lei una stilla di curiosità su questo concetto inconcepibile ma straordinario.






La storia assume sempre più una connotazione femminile con l’introduzione di nuovi personaggi che mostrano una forte impronta di indipendenza e anticonformista. Finalmente Hazel trova un posto dove viene accettata e trattata come pari dagli altri illustri membri della società. Hazel non si sente più sola: non è più una piccola goccia nel mare come a Edimburgo, è parte di qualcosa di più grande.

Molto gradita questa impronta che l’autrice ha voluto dare all’intera dilogia. La donna ancora una volta si trova protagonista se non in primo piano come gli uomini ma dietro le quinte, ma comunque figura essenziale perché certi destini si compiano.






Naturalmente viene mostrata anche l’altra faccia della medaglia della donna costretta a fare da soprammobile che sia popolana o nobile. Vediamo la figura della principessa Carlotta che rappresenta un futuro più roseo per il paese rispetto al reggente ma che deve seguire diligente le regole imposte dal suo rango e dalla società. Un matrimonio. Un erede. La storia si unisce alla finzione mostrando uno scenario diverso. Un futuro diverso anche per una principessa. Piaciuto molto questo rimaneggiare fatti realmente accaduti per regalare una prospettiva alternativa e che tra le pagine di questo romanzo sembra possibile.






Per i più romanticoni come me è inutile nasconderlo aspettavamo solo una cosa, un possibile ritorno di Jack Currer. Lo spavaldo trafugatore di tombe che ha rubato il cuore della nostra Hazel. Non posso dire nulla. Sorry, ho la bocca cucita. Dico solo che la speranza è l’ultima a morire e tutto è possibile. Anche sopravvivere ad un’impiccagione? Chi lo sa…

Dilogia apprezzata tantissimo per il world building, i personaggi e il fatto di unire realtà e finzione regalando alla storia in una chiave fantastica. Da leggere ad occhi chiusi senza tentennare troppo. Ben scritta e per una volta avrei voluto altri mille volumi, ma è giusto così. Una storia che cattura e insegna e lascia un segno positivo in chi legge. Da non perdere.





 

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